Calcio e Finanza
·18 de marzo de 2025
La famiglia Porsche verso il disimpegno in Volkswagen

Calcio e Finanza
·18 de marzo de 2025
Tira una brutta aria dalle parti dell’industria dell’auto tedesca: ieri Audi – colosso attivo anche nel mondo del calcio come azionista di minoranza del Bayern Monaco – ha annunciato che cancellerà 7.500 posti di lavoro entro il 2029. A dicembre era stata Volkswagen a fare da apripista nell’ondata di ristrutturazioni, strappando ai sindacati un’intesa su 35mila esuberi in tutto il gruppo. Tuttavia, ora un’indiscrezione getta un’ombra ancora più cupa sull’avvenire del gruppo fondato quasi un secolo fa da Ferdinand Porsche.
Dopo i crolli di quasi un terzo del fatturato registrati da due marchi core come Vw e Porsche, spiega La Repubblica, persino i proprietari sembrano nutrire qualche dubbio sul futuro dell’azienda nata negli anni della dittatura nazista come “macchina del popolo”.
Insomma, secondo alcuni quotidiani tedeschi, le famiglie che controllano il gruppo, Piëch e Porsche, «cominciano a essere irrequiete». Peraltro, l’ennesima tegola piovuta ieri su Volkswagen – gruppo anch’esso attivo nel mondo del calcio, dal momento in cui è proprietario del Wolfsburg, club di Bundesliga – rischia di rovinarne ulteriormente l’umore: l’agenzia Moody’s ha declassato il rating del gruppo da A3 a Baa1. In soldoni, si passa dalla valutazione di un investimento «sicuro a condizione che nessun evento imprevisto influenzi l’economia generale o il settore», a quella di uno «mediamente buono», che potrebbe risultare anche più esposto, nel caso di un peggioramento del quadro complessivo.
I miliardari Porsche e Piëch starebbero pensando dunque di ridurre la loro quota nel gruppo, scendendo sotto la soglia di controllo. A resistere alla volontà di disimpegno di alcuni membri importanti delle famiglie, secondo Bild, sarebbero invece gli eredi più giovani. Al momento i discendenti di Ferdinand Porsche possono contare attraverso la holding di famiglia sul 53% di diritti di voto, anche se posseggono solo il 31,9% delle azioni Vw.
E negli scenari rivelati dalla stampa tedesca avrebbero intenzione di scendere al 50 o addirittura al 45%. Un portavoce, per ora, puntualizza che «non ci sono ragionamenti concreti su un’eventuale cessione di azioni Vw». Ma ammette anche che la composizione del portafoglio di investimento viene costantemente riesaminata e che si sta riflettendo «in tutte le direzioni».