La Top 5️⃣ degli allenatori visti in Serie B nel 2024 | OneFootball

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·1 de enero de 2025

La Top 5️⃣ degli allenatori visti in Serie B nel 2024

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Il 2024 è storia. Salutato l’anno per accogliere altri dodici mesi che saranno inevitabilmente ricchi di eventi volti ad aggiornare il libro della vita, è al contempo doveroso dedicare attenzione a ciò che è stato, prima di tramutare tutto in ricordi, dati e termini di paragone. Tra i tanti contenuti che la nostra Redazione sta cercando di offrirvi, abbiamo pensato di stilare un’interessante Top 5, ovvero quella degli allenatori che, per le ragioni di seguito elencate, si sono maggiormente distinti in cadetteria in quest’anno solare.

Fabio Pecchia – Parma

Impossibile non partire dalla Creazione più bella della Serie B 2023/2024, che non è di Michelangelo ma di Fabio Pecchia. Il suo Parma ha arato il campionato in termini di proposta, talento dei singoli e bellezza del collettivo. Tanti calciatori valorizzati, altrettanti aiutati a crescere e a perfezionare il ciclopico talento alla base (Man, Bernabé e Mihaila sono esempi fulgidi). Una squadra talmente forte da non aver visto la possibilità della vittoria del campionato scricchiolare nonostante le sole due vittorie nelle ultime otto giornate.


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Paolo Vanoli – Venezia

È stata una cavalcata stupenda quella del Venezia di Paolo Vanoli: magico il punto di arrivo (la promozione in Serie A al termine della doppia sfida contro la Cremonese), significativo il punto di partenza del novembre 2022 (con la squadra nelle zone ross-issim-e di classifica). Nel mezzo tanta acqua sotto i ponti, un’identità costruita e resa solida, la capacità di saper amalgamare calciatori affermati e profili da sgrezzare per poi consolidare, generando un collettivo prezioso. Idzes, Tessmann e Candela, per citare qualche nome, sono sue creature. La decisione di separarsi, maturata nella scorsa estate prima del passaggio al Torino, non può ovviamente cancellare le fantastiche pagine scritte insieme.

Luca D’Angelo – Spezia

Subentrato a campionato in corso nella stagione 23/24, Luca D’Angelo ha attuato – e continua a maneggiare – una masterclass manageriale di ricostruzione e miglioramento tattico. Lo Spezia veniva da mesi complicati, complice un amore mai sbocciato con Massimiliano Alvini, e tante – inevitabili – scorie. L’ex tecnico del Pisa ha nuovamente dimostrato, come già fatto per l’appunto con i toscani, di essere uno dei migliori della categoria: dopo aver ricompattato e salvato la squadra, ha prepotentemente alzato l’asticella. I liguri, oggi, sono solidi, voraci e vincenti: a detta di chi scrive, non mancano analogie lato sensu proprio con il Venezia di Vanoli.

Guido Pagliuca – Juve Stabia

Quest’ultima porzione andrebbe dedicata ex aequo ai tre tecnici delle neopromosse di questa stagione, ma dovendo obbligatoriamente colmare solo due posti, le menzioni andranno a Guido Pagliuca e Antonio Calabro, pur cogliendo l’occasione per esaltare anche Davide Possanzini. Partendo dal primo, raramente si è vista una squadra così intensa e aggressiva in Serie C. La promozione ha smentito qualsivoglia scettico, e il cammino finora portato avanti in cadetteria sta coprendo di terreno ogni tentativo di ridimensionamento. Le Vespe giocano un calcio propositivo, aggressivo, di estrema qualità nelle rotazioni e nei meccanismi offensivi. Il collettivo è nettamente superiore alla somma delle individualità, che al contempo continuano a crescere in termini di coraggio, intelligenza calcistica e scelte. Tutto ciò non può che essere merito dell’allenatore. Il quinto posto attualmente occupato è una medaglia da mostrare con orgoglio.

Antonio Calabro – Carrarese

Alzi la mano chi, a inizio stagione, non immaginava una Carrarese in netta difficoltà. Avere torto, nel calcio, è spesso gratificante, perché consente di vedere orizzonti che l’ego non avrebbe mai consentito di scrutare. Quarto monte ingaggi più basso della Serie B e l’ossatura della C confermata: un cocktail che non lasciava presagire un cammino agevole. Probabilmente arriveranno momenti complicati, ma la compagine allenata dall’eccellente Antonio Calabro sta edificando qualcosa di stupendo: l’atteggiamento in campo è volitivo, risoluto, a tratti estremamente votato a macinare sia gioco che occasioni (una caratteristica emersa in maniera nitida contro il Cesena, letteralmente arato dagli Apuani). Complimenti e scuse da mescolare.

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