LazioPress.it
·20 de mayo de 2025
Mancini: "Baroni ha fatto ciò che poteva. Futuro? Potrei tornare in pista" E su Immobile...

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·20 de mayo de 2025
Un'intervista tra passato, presente e futuro. L'ex commissario tecnico della Nazionale Italiana, Roberto Mancini, ed ex calciatore e allenatore della Lazio, si è raccontato in una lunga intervista ai microfoni di Radio Laziale, toccando diverse tematiche: dall'attualità riguardo il calcio italiano, e le sue impressioni sull'operato di mister Baroni alla guida della panchina biancoceleste, fino ai ricordi di un passato non troppo lontano in Nazionale. Di seguito le dichiarazioni rilasciate.
Il calcio italiano sta cercando di risalire, ma tutto dipende dal termine di paragone. Se lo confrontiamo con gli anni d’oro — dagli anni ’80 fino ai primi 2000 — è evidente che non siamo più a quei livelli. In quel periodo arrivavano nel nostro campionato campioni straordinari. Oggi il calcio italiano continua a essere importante e competitivo, ma il gap con altri tornei, come la Premier League, si è ampliato. I motivi? I diritti televisivi in Inghilterra generano cifre enormi, permettendo investimenti più alti. E poi c’è il tema degli stadi: altrove sono moderni, capienti e sempre pieni, mentre in Italia si è rimasti indietro. È un limite che pesa. Se anche da noi gli impianti fossero più all’avanguardia, probabilmente si riempirebbero in ogni città.
La Lazio sta disputando un ottimo campionato e continua a lottare per un posto in Champions League. È questo il bello di Roma: un derby sempre acceso, una sfida eterna tra due squadre che ambiscono entrambe alla Champions. Quanto a Baroni, ha fatto tutto ciò che poteva. Al primo anno in una piazza così complessa, non era possibile fare di più. Serve tempo per conoscere bene l’ambiente, la rosa e la città stessa. Ma il secondo anno, con maggiore conoscenza e stabilità, potrà fare meglio. Ogni squadra lavora per crescere stagione dopo stagione.
Emozione del gol di Aguero? è stata una giornata memorabile. Ma come ho detto altre volte, viverla da dentro è tutt’altro che semplice: devi arrivare “vivo” fino all’ultimo secondo. A volte è meglio segnare un po’ prima. Sul futuro? Vedremo. Se arriverà una proposta interessante, potrei tornare in pista.
Casadei è un ottimo giocatore, peccato non sia arrivato alla Lazio. Rovella, invece, è cresciuto molto negli ultimi anni. È un centrocampista completo, in grado di svolgere diversi compiti con intelligenza. Ha ancora margini di miglioramento.
Quanto a Immobile in Nazionale, non ci sono mai stati contrasti. Con me ha sempre giocato, forse non tutte le partite, ma nella maggior parte sì. Condivideva il ruolo con Belotti, ma è stato uno dei più prolifici. Segnare in Nazionale non è semplice: si affrontano sempre squadre con difensori forti e preparati.