Calcio e Finanza
·12 de mayo de 2025
Marchetti (UEFA): «L'IFAB sta valutando eventuali modifiche al fuorigioco»

Calcio e Finanza
·12 de mayo de 2025
L’Italia è chiamata a dare una accelerata importante in ottica del prossimo grande appuntamento calcistico che il nostro Paese è chiamato a ospitare, gli Europei di calcio del 2032 che si giocheranno in cinque stadi italiani, più altrettanti in Turchia.
Gli impianti saranno selezionati dalla UEFA entro ottobre 2026, prima però dovranno essere presentati i vari progetti di ristrutturazione, con le relative coperture finanziarie. Massimo organo del calcio europeo che segue «con un occhio estremamente attento l’Italia che è uno dei grandi Paesi del calcio europeo e mondiale. Vedere una situazione infrastrutturale così precaria e così fuori dal tempo non è un elemento di beneficio per il calcio italiano».
Parole del vice segretario della UEFA, Giorgio Marchetti, ospite della trasmissione “Radio Anch’io Sport” su Rai Radio 1. «Ci auguriamo che l’Italia riesca a dare una sterzata ai propri stadi – ha proseguito – trasformandoli in stadi moderni e confortevoli, cosa che purtroppo non è in questo momento. Questo deve avvenire per forza, l’Italia non può mancare questo appuntamento col futuro». Concetto che è già stato espresso, con termini più forti, dal presidente della UEFA, Aleksander Ceferin, nei giorni scorsi.
«Manca ancora tempo, c’è tempo fino a ottobre 2026. Non posso pensare che l’Italia non sarà in grado di presentare cinque stadi con tutti i requisiti necessari. L’Italia deve farlo», ha concluso Marchetti sull’argomento analizzando le conseguenze di un mancato adempimento da parte della Federcalcio italiana.
Il vice segretario della UEFA ha voluto anche tirare le somme sulla prima stagione della nuova Champions League che vede l’Inter sfidare in finale il Paris Saint-Germain: «Per tutti gli italiani è un motivo d’orgoglio avere un’italiana in finale di Champions. Negli ultimi anni l’Italia ha piazzato squadre nelle finali delle tre competizioni. Questo dice molto dello stato di salute calcio italiano, un calcio che fa risultati in Europa e speriamo adesso qualificandosi con la Nazionale anche alla Coppa del Mondo 2026».
«Siamo molto soddisfatti del nuovo formato della Champions – ha sottolineato Marchetti – avevamo degli obiettivi: rendere la competizione più incerta e imprevedibile, dare più varietà alle differenti squadre. Abbiamo assistito a una fase campionato interessantissima, con tante partite incerte e senza partite prive di interesse. E poi la fase a eliminazione diretta è proseguita con partite incredibili, come quella tra Inter e Barcellona».
Sul VAR e fuorigioco: «È uno strumento essenziale per tutti. Nessuno può immaginare il calcio di oggi privato di questo supporto tecnologico. Ma è anche un elemento da maneggiare con cura, per evitare che trasformi il gioco in qualcosa che gli sportivi non amerebbero vedere. Per quanto riguarda il fuorigioco millimetrico, l’IFAB sta facendo degli esperimenti per testare una modifica delle regole del fuorigioco, che non sia più bastata su qualunque parte del corpo. Vedere annullato un gol per tre centimetri di piede o di spalla è qualcosa che si fatica a sopportare a livello di spirito di gioco. Vedremo a cosa porteranno questi esperimenti e se sarà possibile in futuro un fuorigioco non più basato più sui tre centimetri ma magari su una parte più significativa del corpo».
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