Marotta: «Compatti per scrivere la storia. Ecco che piano ha l’Inter per il futuro. L’umore dello spogliatoio è…» | OneFootball

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Calcionews24

·16 de abril de 2025

Marotta: «Compatti per scrivere la storia. Ecco che piano ha l’Inter per il futuro. L’umore dello spogliatoio è…»

Imagen del artículo:Marotta: «Compatti per scrivere la storia. Ecco che piano ha l’Inter per il futuro. L’umore dello spogliatoio è…»

Marotta, presidente e ad dell’Inter, ha rilasciato queste parole tra Champions, mercato e futuro della società

Ai microfoni di Sky Sport, prima di Inter Bayern Monaco, quarto di finale di ritorno di Champions League, il presidente Beppe Marotta si è espresso così tra presente, futuro e anche calciomercato

UMORE E SENSAZIONI DELLO SPOGLIATOIO – «Tanti sono abituati a vivere questa atmosfera con partite di questa caratura però è chiaro che il Bayern è una squadra fatta di campioni, sappiamo di non poterli sottovalutare e di dover giocare con determinazione e motivazione come se fossimo 0 a 0».


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IL SOSTEGNO DEI TIFOSI – «Certamente l’apporto dei nostri tifosi sarà di grande aiuto per quello che può essere l’obiettivo straordinario che tutti insieme vogliamo raggiungere».

LA COMPATEZZA DIFENSIVA PUO’ ESSERE DETERMINANTE PER ARRIVARE IN FONDO? – «Sì, è stata una delle nostre peculiarità, ma devo dire con piacere che oggi tutte le squadre giocano per fare gol e certamente per vincere. Questa è una caratteristica che è subentrata in un calcio in cui prima l’1 a 0 veniva difeso fino in fondo. Oggi si assiste ad uno spettacolo più bello, spero che stasera possa essere una bella serata e che ci possa vedere vincitori».

CAMBIANO I PIANI SUL FUTURO IN BASE A QUANTI OBIETTIVI CENTREREMO? – «No, noi abbiamo un piano ben definito indipendentemente da quello che sarà l’esito finale della stagione. Una stagione che vogliamo concludere nel migliore dei modi ma che oggi rappresenta un punto di arrivo più che soddisfacente, sia nell’ambito delle performance sportive che nella tranquillità economica. Questo aspetto ci ha garantito di affrontare la stagione futura potendo fare investimenti mirati e ben delineati, sapendo che A) dobbiamo puntare su uno zoccolo duro di italiani, B) dobbiamo ringiovanire la rosa, avere dei profili che rappresentano la creazione di un patrimonio e C) mixare una squadra di giovani e meno giovani perché l’esperienza ha un ruolo importante».

ZOCCOLO DURO INTESO COME SENSO DI APPARTENENZA ALLA MAGLIA, NON SOLO ITALIANI – «Certo, era perché serve per trasmettere una cultura. Uno degli obiettivi è anche il campionato italiano e certe volte ti trovi a dover giocare su campi che per molti sono sconosciuti che nascondono inside tremende. La cosa principale è la grande pressione che c’è nella nostra nazione calcistica, che lo straniero spesso non è abituato a vivere» .

IN CHE ETA’ DEFINISCO GIOVANI O MENO GIOVANI? – «Per giovani intendo, perché vedo che anche dall’estero comprano giocatori che hanno mediamente 19-20 anni, quindi vuol dire che la carriera per chi è anagraficamente un po’ datato si accorcia. Poi trovi il portiere giovanissimo del Bayern e trovi Muller che è esattamente l’opposto. Evidentemente, come ho detto, necessita un equilibrio. Bisogna essere giovani e motivati dentro, perché è un calcio di dispendio fisico».

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