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Alessandro De Felice ·18 de diciembre de 2024
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Alessandro De Felice ·18 de diciembre de 2024
La crisi offensiva del Milan è ormai sotto gli occhi di tutti e i numeri, impietosi, ne confermano l’evidenza. Dopo un inizio di stagione incoraggiante, la squadra rossonera fatica a trovare la via del gol, soprattutto tra le mura amiche di San Siro e in particolare nelle ultime settimane.
In tre delle ultime quattro gare interne di Serie A il Milan non è riuscito a segnare nemmeno una rete, smarrendo la brillantezza di un attacco che pareva avere acquisito nuova linfa con i volti nuovi del mercato estivo. Per capire la portata di questo dato, basta confrontarlo con il recente passato: nelle precedenti 45 partite di campionato disputate in casa, il Diavolo era rimasto a secco soltanto in tre occasioni.
Il crollo è verticale e, sebbene la manovra di costruzione del gioco non sembri particolarmente deficitaria, è la fase di definizione a preoccupare: il gol, semplicemente, non arriva.
La delusione più grande, probabilmente, è legata ai nuovi acquisti in attacco. Il Milan aveva deciso di puntare forte su Morata e Abraham per garantire un salto di qualità nel reparto offensivo, ma fino a questo momento i due attaccanti hanno messo insieme appena sei gol complessivi. Troppo poco per una squadra che ambiva a tenere il passo delle più brillanti concorrenti in zona Champions.
Nel complesso, i rossoneri hanno realizzato 24 gol nelle prime 15 giornate di Serie A: una media insufficiente se si considera il blasone e le ambizioni del club. Il paragone con Atalanta e Inter è impietoso, le squadre che hanno segnato di più finora in campionato.
Dopo il grave infortunio di Scamacca, l’Atalanta ha messo a segno il colpo di mercato con l’arrivo di Mateo Retegui. Una scelta che si è rivelata vincente, con l’attaccante ha già firmato 12 gol. Il doppio rispetto alla coppia di attaccanti del Milan. Un rendimento straordinario, cui si aggiunge una produzione complessiva della Dea pari a 39 reti in 15 match.
L’Inter, in questo momento, rappresenta un vero e proprio punto di riferimento se si parla di produttività e calcio offensivo: con i sei gol segnati nell’ultima partita contro la Lazio, la squadra di Simone Inzaghi è arrivata a quota 40 in 15 giornate. Numeri impressionanti, che diventano ancora più roboanti se si considera che i nerazzurri devono ancora recuperare una gara a Firenze. Non solo: nel 2024, l’Inter ha realizzato la bellezza di 47 gol soltanto in trasferta, stabilendo un nuovo record nella propria storia.
Non sorprende dunque la soddisfazione di Inzaghi, che oltre a gioire per l’ultima sontuosa prestazione dei suoi, può vantare due statistiche di rilievo: contro la sua ex Lazio, i nerazzurri hanno mandato in gol ben sei giocatori differenti per la prima volta da quando lui siede in panchina, e nel corso della stagione sono già 14 i marcatori diversi. Un segnale di ricchezza tecnica e varietà offensiva che rende l’Inter una minaccia costante per le difese avversarie.
Tornando al Milan, il confronto evidenzia in maniera drammatica il gap da colmare. Urge per Fonseca trovare soluzioni, e in fretta, se non si vuole scivolare in una crisi ancora più profonda.
L’obiettivo non è solo tornare a vincere, dopo il pari a reti inviolate di domenica contro il Genova: serve tornare a segnare e a convincere, restituendo al pubblico di San Siro e allo stesso spogliatoio quelle certezze smarrite strada facendo.
📸 PIERO CRUCIATTI - AFP or licensors