Cagliarinews24
·20 de diciembre de 2024
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Luís Airton Oliveira Barroso ha lasciato un ricordo indelebile nella memoria della tifosera sarda per le 5 stagioni (da più di 40 gol) disputate con i rossoblù. L’ex giocatore del Cagliari – noto ai più come “Lulù” – ha parlato in esclusiva per CagliariNews24 dei singoli della squadra di Davide Nicola, della sfida con il Venezia e non solo. Le sue parole sulle difficoltà del club rossoblù nel fare gol:
GOL – «Credo che il Cagliari abbia avuto la possibilità di andare in vantaggio nella partita di Coppa Italia contro la Juventus, il tiro di Lapadula è stato parato proprio bene da Di Gregorio. Quando capitano queste situazioni nelle quali si segna poco, com’è capitato anche a me Firenze quando non segnai per sette giornate, bisogna lavorare ancora di più. Queste cose o te le fa fare il tuo allenatore o devi farle da solo, per me era così alla Fiorentina quando giocavo assieme a Batistuta. Facevamo questo lavoro noi due più due difensori perché volevamo migliorare la nostra prestazione in campo, gli attaccanti vivono soprattutto per il gol. Quando si segna poco è la prima cosa che nota la gente, è una cosa giusta perché senza segnare non si vincono le partite. Io quando mi trovavo davanti alla porta avevo il cervello che andava a mille e facevo quello che mi diceva. Quello che lascia perplesso è che vedo gli attaccanti che quando sono davanti alla porta vogliono spaccare il mondo. Io avevo un attimino di pazienza prima che arrivaressero i difensori e facevo una finta, quando il portiere si buttava da una parte io poi tiravo dall’altra. Penso che gli attaccanti del Cagliari davanti alla porta stiano mancando un po’ di freschezza e tranquillità. La voglia di fare alle volte ti porta a sbagliare, credo che Nicola cercherà di lavorare con gli attaccanti sui tiri in porta, i cross, gli 1 contro 1 ed i 2 contro 2, sono cose fondamentali. Poi lo sono soprattutto i movimenti degli attaccanti dentro all’area di rigore»