Pisa, Inzaghi: “La stagione non va macchiata da brutte figure, gioca Nicolas. Serie A? Un altro sport” | OneFootball

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·12 de mayo de 2025

Pisa, Inzaghi: “La stagione non va macchiata da brutte figure, gioca Nicolas. Serie A? Un altro sport”

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Filippo Inzaghi è intervenuto in conferenza stampa prima di Pisa-Cremonese. Ecco le parole dell’allenatore del Pisa in vista della partita:

“Abbiamo festeggiato tantissimo, una cosa così è stata incredibile. La festa allo stadio, il giro in pullman, la cena di ieri sera, il ricevimento in Comune…sono contento. Ho ricordato il primo giorno a Bormio, dissi ai ragazzi se si rendevano conto che il Pisa non andava in Serie A da 34 anni. Oggi penso che ci stiamo rendendo conto di aver fatto qualcosa di grande, ce lo dimostra la gente e quello che sta succedendo. All’inizio non ce ne rendevamo nemmeno conto…abbiamo fatto una cosa straodinaria. L’unico giocatore che era nato quando il Pisa era in Serie A era Caracciolo. Siamo molti contenti, è difficile parlare di calcio. Domani comunque ci teniamo a chiudere bene la stagione, non va macchiata da nessuna brutta figura. Oggi ritroveremo un po’ di forze, domani rifinitura. Ci tengo che la squadra finisca nel modo migliore. Campionato indimenticabile, in casa ci terremo a fare bene. Avremo anche lo stadio pieno”.


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“A volte mi fermo a pensare ai momenti chiave, ma l’unico è stato il fatto di desiderare tanto questa piazza. Ciò ha fatto scattare qualcosa di speciale, fin dal primo giorno sembrava che avessi sempre allenato a Pisa. A Bormio ho voluto alzare l’asticella, la società credeva tantissimo in questa squadra e io alcuni li avevo allenati, conoscendone i valori morali e tecnici. Cercato dall’inizio di farli sentire importanti, a volte in B un giocatore ha bisogno di sentirsi più forte. Ho cercato di convincerli di non accontentarsi di quello che avevano già fatto e che sarebbe stato possibile andare a giocare a San Siro e all’Olimpico. Chi ha giocato meno è stato la parte più importante, ciò ha peremsso di creare quello che è il gruppo più forte del campionato“.

“Voglio capire chi ha recuperato la condizione. Nicolas giocherà titolare, insieme a Loria e Sussi erano gli unici che non avevano giocato nemmeno un minuto. Giocherebbero titolari in altre squadre di Serie B. Domani Nicolas merita di giocare. Speravo che qualcuno fosse un po’ stanco, ma sarà difficile capire chi andrà in tribuna. Decideremo con calma dopo l’allenamento di domani mattina. Messaggi? Tantissimi. Tanti colleghi del campionato mi hanno scritto. Questo mi fa piacere, poi vorrei ricordare mio fratello che è sempre sato il nostro primo tifoso. Si è complimentato Alvini e ricordarsi del nostro successo dopo la loro stagione sfortunata da me è molto apprezzato”.

“È un susseguirsi di emozioni, io me la sono goduta appieno e sono molto stanco. Non vedo l’ora di andare in vacanza, ma penso sempre al prossimo obiettivo ed è stata la fortuna della mia carriera. Avendo raggiunto l’obiettivo un po’ prima ce la siamo goduta appieno. Momento decisivo? Si è deciso gara dopo gara, questa squadra ha sorpreso anche me. La squadra è andata oltre le mie aspettative. A volte ci sono stati momenti in dui si poteva vacillare, invece non abbiamo mai sentito la pressione…la cosa più bella del nostro campionato è stato che la squadra abbia sempre dato il meglio di sé. Forse abbiamo fatto male a Castellammare, in cui abbiamo meritato la sconfitta. Ma lo sconforto non c’è mai stato. Vedere 7000 tifosi in trasferta qualcosa di incredibile e inaspettato. In B non ne ho mai viste muoversi così tante a metà campionato. Moreo recuperato, anche se nell’ultimo periodo ha stretto i denti, ha giocato con un dito del piede rotto…è stato molto bravo. Se sta bene, domani giocherà”

Serie A? È un altro sport, ce ne renderemo conto. Ma non ho voglia di pensare oltre alla gara di domani. Dovremo attrezzarci, i tiri vanno al doppio, ma ci penseremo. Con la società si parlerà e si troveranno delle soluzioni, l’obiettivo è far restare il Pisa il pià possibile in Serie A. Sconfitte? Penso di essere migliore di 10 anni fa, non chiedo nulla. le fortune degli allenatori le fanno i giocatori e le società, a volte gli allenatori fanno pure danni. Io cerco di essere me stesso”.

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