Calcionews24
·12 de febrero de 2025
Sanremo, Willie Peyote un cuore granata: «Quanta invidia per Bresh e Guasto d’Amore, ma farla con il Torino… Il Toro mi ha reso quello che sono; rapporto con la Juve? Così…»
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·12 de febrero de 2025
Ieri sul palco di Sanremo Willie Peyote ha cantato la sua Grazie, ma no grazie, che ha convinto sia il pubblico che la critica, con il suo stile sempre irriverente, arguto e anticonformista. Il rapper torinese, che gronda granata dal cuore, ha parlato a Tuttosport del suo rapporto con il Toro, con i cugini bianconeri, il momento che sta vivendo la squadra e come si vive il calcio dietro le quinte dell’Ariston.
TEME PIU’ LA CLASSIFICA DI SANREMO O DEL TORINO – «Senza dubbio quella del Toro! Quest’anno si sono dette tante cose. La campagna acquisti di gennaio mi ha pure stupito in positivo. Nel senso che Elmas e Casadei sono due bei colpi, Biraghi per prendere il posto di Vojvoda ci sta. Non ho ben capito l’acquisto del giovane francese, Salama. E’ vero che Vanoli ha chiesto una punta, ma con il nuovo modulo Adams e Sanabria possono portarla a casa fi no alla fine senza grossi problemi. Per il resto, sono sulle posizioni della curva per i temi che a Torino ben conosciamo».
IL TORO PER LUI – «Il Toro è parte integrante della mia vita. È qualcosa che mi ha portato ad avere questo approccio: non cercando la vittoria a tutti i costi ma cercando di imporre la proprio natura e il proprio essere. Il tremendismo. Quindi il Toro è parte di me perché fa parte delle cose che mi hanno strutturato nel modo di pensare e anche nell’approccio che ho alla musica. E poi andare allo stadio è una delle cose che preferisco fare».
PRESENZA FISSA IN TRIBUNA – «Sì, anche se ultimamente non canto più tanto perché se no finisco la voce. Ricordo in passato che dopo un gol di Gasbarroni di pallonetto l’ho persa per una settimana…».
TANTO CALCIO A SANREMO – «Carlo Conti è della Fiorentina, Michielin juventina, ci sono i genovesi dichiaratamente blucerchiati o genoani. Pensate a Bresh… Gli ho detto quanto lo invidio per “Guasto d’amore”. Intanto perché è una canzone meravigliosa, ok, e poi perché ho vissuto la sensazione di sentirla cantare da tutto lo stadio durante una trasferta a Marassi. Ho proprio pensato a quanto mi piacerebbe fare una cosa del genere».
FAREBBE COME BRESH PER IL GUASTO D’AMORE GRANATA – «Diciamo che è un po diversa la natura del tifoso granata rispetto a quello rossoblù. Oggi il tifoso del Torino è tanto incazzato per tanti motivi. Trovare qualcosa che ci unisca tutti è difficile. Non è il momento, secondo me, di cercare di azzeccare la mossa dell’inno che ci fa stare tutti uniti. I momenti spostano anche la storia delle canzoni. “Guasto d’amore” è cresciuta anche grazie alla promozione in A dopo un anno difficile».
RAPPORTO CON LA JUVE – «Ultimamente la rivalità con la Juventus ha dei contorni un po’ tristi per noi tifosi del Toro. La sensazione che loro soffrano più altre squadre e che ce l’abbiano di più ad esempio con l’Inter mi fa dispiacere. Ho sempre stimato Del Piero proprio perché ha sempre vissuto i derby in maniera molto sanguigna. Mi piace lo sfottò nella vita, figurati nel calcio! Il giorno della partita, non voglio sentire nessuno, ma dal giorno dopo siamo tutti amici. Anche tra i miei colleghi, ho tanti amici bianconeri. Intanto i Subsonica, visto che tre su cinque sono della Juve. Pure Fibra, che è uno dei miei punti di riferimento nel rap, è gobbo anche lui. Sono tanti…».