Serie A, il pagellone del 2024: l’Atalanta è la regina, il Bologna la sorpresa, Juve e Milan flop | OneFootball

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·1 de enero de 2025

Serie A, il pagellone del 2024: l’Atalanta è la regina, il Bologna la sorpresa, Juve e Milan flop

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Si chiude un entusiasmante anno di calcio, che dobbiamo assolutamente ripercorrere per un’ultima volta. Prima di concederci al 2025, andiamo a valutare il 2024 delle squadre di Serie A!

Dall’Inter campione d’Italia (con tanto di stella) all’Atalanta Dea d’Europa. Dietro, una Juventus dal segno X, l’insoddisfazione di Milan e Roma, una Lazio in crescita e una lotta salvezza ancora una volta estremamente affascinante. E’ stato un 2024 intenso per il nostro calcio, che sicuramente non dimenticheremo facilmente (nella gioia e nel dolore). Prima di concederci al 2025, però, è lecito riavvolgere il nastro per un’ultima volta: in questo articolo, andremo a valutare l’anno solare delle squadre di Serie A. C’è spazio per tutti: scorrere per credere.


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Serie A, il pagellone dell’anno solare: Interstellar, EuroDea, Napoli e Lazio in ripresa!

ATALANTA – 10

Dodici mesi che, da soli, valgono otto anni di lavoro e passione in costante evoluzione. La bellissima Dea di Gasperini, nella notte di Dublino, è stata incoronata regina d’Europa; parallelamente, attraverso mosse sempre mirate e coerenti, è riuscita a crearsi i presupposti per vincere lo scudetto. Non più un sogno, ma un obiettivo: pochi dubbi. L’Atalanta non deve nascondersi.

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BERGAMO, ITALY – DECEMBER 22: Gian Piero Gasperini (Photo by Francesco Scaccianoce/Getty Images)

NAPOLI – 6.5

I sei mesi finali dell’ultimo, disastroso, campionato sono serviti per programmare un futuro che, oggi, si può guardare con fiducia e ottimismo. Antonio Conte, il grande colpo dell’estate partenopea, ha risollevato l’ambiente e riportato il Napoli a duellare al potere: gli azzurri, adesso, sono primi a quota 41 punti e raccolgono numeri importanti, incoraggianti. Gli acquisti di Lukaku, Neres, Buongiorno e McTominay hanno rinfrescato e rinforzato un gruppo che, dopo il decimo posto della stagione post-scudetto, poteva davvero sgretolarsi in tronco. Bella reazione.

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GENOA, ITALY – DECEMBER 21: Antonio Conte (Photo by Simone Arveda/Getty Images)

INTER – 9

Seconda stella a destra, questo è il cammino. Prendiamo in prestito ‘’L’isola che non c’è’’ di Bennato per descrivere il 2024 dell’Inter di Simone Inzaghi. Un anno magico che ha rinforzato ulteriormente le ambizioni di una squadra rodata e di un gruppo maturo, consapevole. E l’impressione è che, per la lotta scudetto, l’ultima parola spetterà ancora ai nerazzurri.

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CAGLIARI, ITALY – DECEMBER 28: Inter’s coach Simone Inzaghi (Photo by Enrico Locci/Getty Images)

LAZIO – 7

Il 2024 della Lazio era partito con l’addio di Maurizio Sarri e la nomina di Igor Tudor come nuovo allenatore. Un cambio di guida tecnica che, almeno idealmente, avrebbe dovuto porre le basi di un nuovo ciclo. Nulla di fatto: dopo aver concluso il campionato al settimo posto, i biancocelesti hanno incassato le dimissioni del croato e, parallelamente, hanno affidato la panchina a Marco Baroni. Tanti i dubbi e poca la fiducia di una piazza scarica, nervosa. Il campo, però, ha detto altro: il mercato estivo ha portato una ventata di freschezza, quasi senza dar nell’occhio. Logica conseguenza: a dicembre, la Lazio è in piena lotta Champions, gioca un bel calcio e può ancora crescere tanto.

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ROME, ITALY – DECEMBER 28: The SS Lazio head coach Marco Baroni (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

Bologna, anno magico. La Juventus arranca, Milan-NO, la Roma fatica, la Fiorentina ha basi solide. Toro in linea con le attese e l’Udinese fa il salto

FIORENTINA – 6.5

La fine del triennio con Vincenzo Italiano alla guida della Fiorentina si è concluso nel peggiore dei modi possibili: la terza finale persa in poco meno di un anno è stata una doccia fredda, che ha accentuato la distanza tra le parti fino ad un punto di non ritorno. Era necessario cambiare e la scelta di affidare la panchina a Raffaele Palladino si è ben presto rivelata vincente. Perché? Perché, attraverso il lavoro e il metodo, il tecnico ex Monza è riuscito a estrarre il massimo dai giocatori che c’erano già e da quelli arrivati dal mercato. Esempi? Kean, Cataldi, Adli e Gosens. Giocatori rivalutati e valorizzati con coraggio e idee solide, che a gennaio valgono un bel quinto posto in classifica.

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FLORENCE, ITALY – DECEMBER 23: Moise Kean (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

JUVENTUS – 5.5

Nuovo segno zodiacale nell’oroscopo bianconero: la X. Basti pensare che, nell’anno solare appena concluso, la Juventus ha raccolto ben 21 pareggi, a fronte di sporadiche soddisfazioni. Sporadiche, per l’appunto, mai continue e davvero appaganti. La vittoria della Coppa Italia è l’unico, vero motivo di orgoglio del 2024. Questo perché il nuovo ciclo targato Thiago Motta non è mai davvero iniziato, vuoi per gli infortuni, vuoi per un’identità da ricostruire in tronco. Lecito però aspettarsi un 2025 nel segno della costanza di rendimento.

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MONZA, ITALY – DECEMBER 22: Thiago Motta (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

BOLOGNA – 8

2024 magico per Bologna e per il Bologna. A tratti, irripetibile. La qualificazione in Champions League è una medaglia al merito che premia gli sforzi di una società solida e coraggiosa, capace di reinventarsi in estate dopo l’addio di Thiago Motta e la diaspora del talento guidata da Calafiori e Zirkzee. Senza due pedine cruciali, il nuovo tecnico Vincenzo Italiano è riuscito a confermare i felsinei in zone di alta classifica: i rossoblù, in campionato, viaggiano su ritmi incoraggianti. Prevedibile, invece, la difficoltà nel far coesistere più impegni in un solo calendario: il percorso europeo non ha regalato soddisfazioni, certo, ma aiuterà a crescere e maturare. Non è dunque da buttare.

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LISBON, PORTUGAL – DECEMBER 11: Sam Beukema (Photo by Gualter Fatia/Getty Images)

MILAN – 5

Un anno di smottamenti, di instabilità, di scelte senza costrutto e di obiettivi senza meta. Il Milan chiude il lustro targato Stefano Pioli con un secondo posto opaco, un percorso europeo insoddisfacente e tante batoste pesanti. Era dunque più che lecito aspettarsi, in estate, una presa di posizione societaria forte, chiara. Ma promesse e premesse date in pasto ad un tifo in rivolta si sono ben presto rivelate dimostrazioni di debolezza. La nomina di Fonseca, un mercato condotto con superficialità e una situazione interna molto critica hanno generato un inizio di stagione complesso, culminato con l’(auto)esonero del portoghese. Tanti dubbi, troppi rimpianti.

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MILAN, ITALY – SEPTEMBER 03: Gerry Cardinale (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

UDINESE – 6.5

La salvezza conquistata al fotofinish con Fabio Cannavaro alla guida sembra aver riacceso l’entusiasmo in casa Udinese. Entusiasmo che, in seguito, è stato ben alimentato dal successore del pallone d’oro 2006: quel Kosta Runjaic che, da sconosciuto, è riuscito ad imporsi molto bene nel nostro campionato. I bianconeri guidati dal tedesco sono una squadra completamente nuova, fisica e, finalmente, viva, anche nelle difficoltà. Risultato? 24 punti, salvezza in cassaforte e nono posto con vista Conference League.

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MONZA, ITALY – DECEMBER 09: Udinese Calcio head coach Kosta Runjaic (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

ROMA – 5

Eppure, per una volta, la Roma e i Friedkin sembravano davvero pronti a cambiare. A evolversi. L’esonero di Mourinho e la nomina di De Rossi ha rinfrescato gli stimoli di un gruppo perso, portandolo ad esprimersi con consapevolezza rinnovata e ad esprimere un calcio più bello e piacevole da vedere. Un’altra estate di porte girevoli ha però messo in evidenza la frettolosità e l’inadeguatezza di una società ancora troppo fragile: perché esonerare l’allenatore dopo avergli offerto un triennale, con tanto di mercato fatto su misura per il suo credo? Perché affidare la panchina a Juric e poi abbandonarlo alle prime difficoltà? Troppe domande senza risposta. Ranieri, nel frattempo, sta riuscendo ancora una volta nell’impresa di riavvicinare la piazza alla parola ‘’entusiasmo’’. Ma il rischio anno zero è vivo e fa paura.

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ROME, ITALY – AUGUST 25: Daniele De Rossi, Head Coach of AS Roma (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

TORINO – 6

Un anno solare in linea con le attese di metà classifica. Il Torino chiude al decimo posto l’ultimo campionato granata di Ivan Juric e prosegue sulla stessa scia insieme al nuovo tecnico Paolo Vanoli. Nel bel mezzo, cenni di crescita solamente abbozzati, che avrebbero bisogno di essere anche concretizzati attraverso scelte forti e consapevoli. Nel complesso, però, è stato un 2024 sufficiente, senza infamia e senza lode.

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TURIN, ITALY – DECEMBER 21: Paolo Vanoli (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

Genoa generoso, Empoli ed Hellas sulla falsariga, il Cagliari fa su e giù e il Como si salva

GENOA – 6

Tanti cambiamenti in casa Genoa. Dopo aver raggiunto una comoda salvezza da neopromossa, l’estate di calciomercato ha tolto a Gilardino due dei suoi punti cardini: Gudmundsson e Retegui. La squadra ne ha risentito, galleggiando fin da subito nelle zone più pericolose della classifica. Una situazione societaria instabile ha fatto il resto: ‘’Gila’’ viene esonerato e rimpiazzato da Vieira. Che inizia bene, incamerando punti pesantissimi in ottica salvezza…anche senza Balotelli. Ambizioni di permanenza da rinnovare con il nuovo anno.

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MONZA, ITALY – AUGUST 24: Alessandro Vogliacco of Genoa CFC (Photo by Francesco Scaccianoce/Getty Images)

EMPOLI – 6

Anno solare da montagne russe per l’Empoli. Prima mantiene la categoria proprio sul gong del campionato, poi parte a razzo con Roberto D’Aversa in panchina. Infine, sul calare di dicembre, subisce alcuni stop che comunque non cambiano il giudizio sul bell’avvio di stagione sin qui registrato (ad oggi varrebbe una salvezza comoda). Sarà importante non disunirsi, anche se le voci di mercato (la cessione di Fazzini e il probabile addio di Vasquez) potrebbero scombussolare gli equilibri del gruppo.

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EMPOLI, ITALY – NOVEMBER 25: Roberto D’Aversa (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

PARMA – 6

Una cavalcata promozione trionfale e mai in discussione, un inizio di Serie A incoraggiante, un leggero calo sul finire di 2024 che, comunque, non intacca il giudizio (positivo) sull’anno del Parma di Fabio Pecchia. Se il campionato finisse oggi, i crociati sarebbero comodamente salvi. E guarderebbero al futuro con coraggio e spensieratezza, potendo contare su un core giovane e di talento.

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PARMA, ITALY – DECEMBER 15: Fabio Pecchia (Photo by Emmanuele Ciancaglini/Getty Images)

COMO – 6

21 anni di attesa, sogni che accarezzano il lago, giocatori che arrivano, star che tifano e tanta voglia di scombussolare gli equilibri prestabiliti del nostro massimo campionato. La realtà, però, ha ben presto messo in evidenza i limiti della politica di investimento facile perseguita dall’ambizioso Como di Fabregas. Insediarsi in un campionato così complesso è stato tutt’altro che semplice: nonostante ciò i lariani sono quindicesimi in classifica. Il lavoro da fare per poter avere un rendimento costante, però, è ancora tanto.

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COMO, ITALY – DECEMBER 30: Como 1907 coach Cesc Fabregas (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

HELLAS VERONA – 6

A gennaio il Verona ha visto partire alcuni dei suoi pezzi più pregiati, cosa ben nota a tutti e oramai abitudinaria nei pressi del Bentegodi. Ciò non ha però scoraggiato l’ambiente, all’epoca trainato da Marco Baroni: gli scaligeri, con una rincorsa salvezza da manuale delle rincorse salvezza, sono riusciti a mantenere la categoria contro ogni pronostico. In estate, l’ennesimo cambio di guida tecnica ha stangato i progetti di continuità. E Zanetti, adesso, si ritrova in posizione di pericolo: quartultimo con un solo punto sulla zona rossa. Essere tifoso dell’Hellas non dev’essere cosa semplice…

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VERONA, ITALY – DECEMBER 08: Paolo Zanetti head coach of Hellas Verona during the Serie A match between Verona and Empoli at Stadio Marcantonio Bentegodi on December 08, 2024 in Verona, Italy. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Il Lecce si salva, Monza e Venezia no, il Cagliari fa su e giù

LECCE – 6

Il turning point del 2024 salentino è sicuramente l’esonero di Roberto D’Aversa, arrivata dopo i fatti di Lecce-Verona che tutti ricordiamo. La nomina di Gotti ha riportato stabilità e risultati, garantendo una salvezza più che tranquilla. Ma, in estate, la rosa non è stata rinforzata a dovere: fin dalle prime battute del nuovo campionato, apparivano lampanti i limiti dell’organico messo nelle mani del tecnico ex Udinese. In seguito, esonerato, certamente con componente di responsabilità. Anche perché chi gli è succeduto, Marco Giampaolo, sta raccogliendo molto di più e con proposta di gioco rinnovata, ricamata. Il che aiuta a pensare positivo: così ci si può salvare ancora.

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ROME, ITALY – DECEMBER 07: Marco Giampaolo, Head Coach of US Lecce, gestures during the Serie A match between AS Roma and Lecce at Stadio Olimpico on December 07, 2024 in Rome, Italy. (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

CAGLIARI – 5.5

Ranieri aveva un’altra missione da compiere: salvare il Cagliari nell’inferno della A. E ci è riuscito, da grande uomo di calcio quale continua ad essere. Con i giusti accorgimenti, con un lavoro psicologico notevole che ha ricompattato il gruppo e lo ha spinto ad esaltarsi. I rossoblù, in estate, hanno ricominciato da capo ma l’impressione è che la stagione abbia preso una piega simile a quella passata. I ragazzi di Nicola sono terzultimi, e pur giocando bene raccolgono poco, pochissimo. Servirà un’altra impresa, servirà ancora una volta mettere mano sulla testa dei giocatori. E, possibilmente, servirà anche una mano dal calciomercato.

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CAGLIARI, ITALY – DECEMBER 28: Cagliari’s coach Davide Nicola Italy. (Photo by Enrico Locci/Getty Images)

VENEZIA – 5

L’addio di Paolo Vanoli ha certamente ridisegnato le aspettative della piazza. Il mercato condotto in estate, poi, non ha propriamente scaldato i cuori, tantomeno la nomina di Eusebio Di Francesco come nuovo allenatore. Arrivati a dicembre, però, il Venezia è in piena rincorsa salvezza e, a dispetto di limiti e mancanze, gioca un calcio piacevole. Chissà che il 2025 non riservi sorprese: il distacco dalla zona verde è di soli tre punti. La concorrenza è ampia e attrezzata, ma in laguna ci credono.

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TURIN, ITALY – DECEMBER 14: Eusebio Di Francesco, Head Coach of Venezia, looks on ahead of the Serie A match between Juventus and Venezia at Allianz Stadium on December 14, 2024 in Turin, Italy. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

MONZA – 5

Il 2024 ha segnato la fine dell’esperienza di Raffaele Palladino sulla panchina del Monza. Dopo aver messo in cassaforte un altro bel campionato, la squadra è stata affidata ad Alessandro Nesta, in un lampante processo di ricostruzione. Emblematiche, in tal senso, le cessioni estive dei pezzi pregiati, Di Gregorio e Colpani, rimpiazzati in maniera quantomeno opinabile. Il tasso tecnico della rosa è calato, si è ridimensionato e i risultati sin qui raccolti sono una conseguenza probabilmente calcolata. A Bocchetti, adesso, l’arduo compito di mantenere una categoria che, al giorno d’oggi, sta sfuggendo.

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MONZA, ITALY – AUGUST 24: Pablo Mari of AC Monza (Photo by Francesco Scaccianoce/Getty Images)

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