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Marco Alessandri·12 de diciembre de 2024
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Marco Alessandri·12 de diciembre de 2024
Sandro Tonali di nuovo in Serie A, scenario possibile o fantasia? Un paio di giorni fa è rimbalzata la notizia, riportata dalla Gazzetta dello Sport, che l'ex simbolo del Milan - con cui ha alzato lo Scudetto nel 2022 - abbia nostalgia di casa e voglia rompere con il Newcastle.
Alla base del presunto mal di pancia del classe 2000 c'è il rapporto con il club che non è mai decollato e che ora, senza Champions League e con un progetto che sembra essere già in calando, rischia di incrinarsi definitivamente.
L'esclusiva della Gazzetta parlava di possibile ritorno romantico al Milan, con però anche Inter e Juventus alla finestra. La verità è che a gennaio è pressoché impossibile che Tonali si sposti da Newcastle, dove guadagna 9 milioni netti a stagione.
📸 Stu Forster - 2024 Getty Images
A scacciare l'ipotesi di un prossimo addio ai Magpies da parte del proprio assistito è stato l'agente del giocatore, Beppe Riso, che ha rilasciato una dichiarazione a Fabrizio Romano:
"Sandro non sta assolutamente prendendo in considerazione un ritorno in Serie A. È contento al Newcastle, è felice di giocare nel miglior campionato del momento ed è un idolo dei tifosi del Newcastle che lo hanno sempre supportato in ogni momento".
Partita chiusa ancor prima di cominciare, dunque. Rivedere Tonali nella nostra Serie A sembra impossibile, quanto meno per il momento.
Ma i club italiani possono davvero pensarci, magari in futuro? La risposta più facile tende verso il 'no', per un puro motivo economico. Detto dello stipendio assolutamente fuori portata, va ricordato anche come il Newcastle appena un anno fa abbia sborsato 60 milioni (che possono diventare 70 con bonus) per prelevarlo dal Milan e, dunque, difficilmente sarà dell'idea di fare sconti.
📸 PAUL ELLIS - AFP or licensors
C'è sempre l'opzione prestito con diritto di riscatto - che tanto piace ai nostri club - ma anche qui torna il problema relativo all'ingaggio, che sicuramente il giocatore dovrebbe tagliarsi per poter permettere a Milan, Inter o chiunque altro, di poter anche solo pensare al colpo.
Il decreto crescita avrebbe potuto aiutare la fantasia dei direttori sportivi, ma la sua abolizione ha fatto sì che colpi "pesanti" (come lo era stato l'arrivo di Lukaku a Milano per 65 milioni di euro, a cui si aggiunsero i 7,5 netti di ingaggio al giocatore) siano da escludere. Con buona pace di Tonali, dei suoi tifosi e di tutti quelli che sognano di rivedere il ragazzo di Lodi nella nostra Serie A.
📸 PAUL ELLIS - AFP or licensors