Barcellona Inter, Albertini: «Inzaghi non è sfavorito, ha un mix di giovani ed esperto perfetto. La squadra ricorda il mio Milan. E c’è un reparto dove si giocherà la partita…» | OneFootball

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Calcionews24

·19 avril 2025

Barcellona Inter, Albertini: «Inzaghi non è sfavorito, ha un mix di giovani ed esperto perfetto. La squadra ricorda il mio Milan. E c’è un reparto dove si giocherà la partita…»

Image de l'article :Barcellona Inter, Albertini: «Inzaghi non è sfavorito, ha un mix di giovani ed esperto perfetto. La squadra ricorda il mio Milan. E c’è un reparto dove si giocherà la partita…»

Barcellona Inter, Albertini: «Inzaghi non è sfavorito, ha un mix di giovani ed esperto perfetto. La squadra ricorda il mio Milan. E c’è un reparto dove si giocherà la partita…»

La squadra del momento è l’Inter, reduce dalla conquista della semifinale di Champions League e alla vigilia della cruciale sfida di campionato con il Bologna. Sul Corriere della Sera prova un’analisi della situazione Demetrio Albertini, storico giocatore del Milan, con esperienze significative anche in Spagna.

SVANTAGGIATA COL BARCELLONA – «Assolutamente no. Marotta e Ausilio hanno hanno costruito la squadra secondo logiche semplici: mixando giovani ed esperti, facendo però affidamento su un gruppo di italiani come Barella, Acerbi, Bastoni, Dimarco. Un elemento cruciale, perché sono loro che creano il senso di attaccamento alla maglia. Marotta aveva già seguito questo modus operando alla Juventus e lo ha replicato a Milano».


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L’INTER RICORDA IL SUO MILAN – «Verissimo. In certi casi deve essere la società a creare il contesto per far rendere al meglio i giocatori. Uno spogliatoio coeso ti spinge a dare di più, a superare ogni difficoltà. Io posso testimoniarlo nella mia duplice veste. Da senatore del Milan e da straniero nel vestuario del Barça».

IL RICORDO DEL 2010 – «I ricorsi storici fanno parlare e sperare. Quando lo ricordo ai miei amici interisti partono le scaramanzie…».

COSA NON VA SOTTOVALUTATO – «Per l’Inter sarebbe stato meglio giocare la prima gara a San Siro. Il Barcellona disputerà la partita d’andata come fosse una finale, con la sua filosofia d gioco. I nerazzurri non devono commettere l’errore di avere un atteggiamento speculativo, pensando che ci sono ancora 90 minuti per ribaltare il risultato. Rischia che poi sia troppo tardi».

DOVE SI VINCE LA PARTITA – «A centrocampo. L’Inter ha tre gocatori – Barella, Calhanoglu e Mkhitaryan – che offrono al contempo equilibrio e imprevedibilità. Ciò determina anche il numero di palloni che arriveranno agli attaccanti».

ACERBI VS LEWANDOWSKI – «Non arriva mai all’uno contro uno. Riveste i panni d direttore della difesa, in genere impedisce ai centravanti avversari di avvicinarsi all’area interista».

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