Inter News 24
·22 septembre 2024
Inter News 24
·22 septembre 2024
Paulo Fonseca, allenatore rossonero, ha parlato in conferenza stampa nel postpartita di Inter Milan.
SI RIPARTE DA QUI – «Siamo ripartiti dal primo giorno, a volte si dimentica ma abbiamo fatto solo cinque partite in Serie A. Oggi abbiamo continuato a credere nelle nostre idee, ovvio che oggi fosse una partita importante da vincere perché venivamo da sei derby persi».
LA SCINTILLA – «Aspettiamo… (ride, ndr). E’ stata una vittoria importante, in un momento difficile. Deve essere la normalità, dobbiamo continuare a lavorare per avere questa fiducia come avevamo prima della gara. Dobbiamo continuare a giocare come squadra, c’è tanto da migliorare anche se abbiamo vinto oggi. Non eravamo i peggiori primi, non siamo i migliori oggi: serve equilibrio. Oggi dobbiamo festeggiare, da domani continuiamo con questa fiducia».
LA SVOLTA – «Negli ultimi tre giorni ho sentito questa cosa, soprattutto mercoledì abbiamo parlato molto, quasi un’ora e mezza. Dopo l’allenamento ho avuto tanta fiducia, non ho sentito giocatori che non ci credevano».
IL MILAN CHE VOGLIO – «Io volevo questo Milan dal primo giorno. Non è che oggi abbiamo cambiato il modulo, abbiamo schierato giocatori diversi. Mi è piaciuta molto la fase difensiva, del lavoro di Abraham e Morata. Non mi ricordo una squadra che ha creato tanti problemi come noi all’Inter. Abbiamo avuto tanti 2 contro 1, con decisioni migliori avremmo avuto un risultato migliore».
4-2-4 ? – «Non penso che abbiamo giocato con due attaccanti, Morata ha fatto il trequartista. Abraham e Morata portano un’energia diversa».
VOGLIA DI VINCERE IL DERBY – «Il derby è una partita che conta per i tifosi. Quando sono arrivato qui, la prima cosa che mi veniva detta era questa delle sei sconfitte con l’Inter. Da lì è nata la voglia di vincere il derby, poi ho pensato alla gara solo nell’ultima settimana. Poi capisco che per i tifosi è una partita diversa, questa vittoria è per loro».
PULISIC LEADER TECNICO ? –«No, per farlo parlare bisogna mettergli la moneta».