Cagliarinews24
·3 février 2025
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·3 février 2025
(Lorenzo Schirru inviato in sala stampa all’Unipol Domus) – Davide Nicola, allenatore del Cagliari, interviene in conferenza stampa a seguito della partita, valevole per la 23a giornata del campionato Serie A, contro la Lazio. CagliariNews24 riprende in diretta le dichiarazioni del tecnico rossoblù, riportandole testualmente in tempo reale.
RAMMARICO – «Stasera c’è, più per come abbiamo preso il secondo gol. Noi non crocifiggiamo nessuno, ma dobbiamo riconoscere cosa migliorare. Il secondo gol è arrivato più demerito nostro che per merito della Lazio. Serve pazienza contro squadre così. Nel secondo tempo siamo stati più efficaci nonostante abbiamo interpretato bene la nostra parte anche nel primo tempo. Bisogna lavorare di squadra, alcune occasioni andavano sfruttate meglio»
SQUADRA E ACQUISTI – «E’ arrivato Coman, so che caratteristiche ha, sembra avere una buona gamba, molto bene anche con la Steaua Bucarest. Con il recupero di Luvumbo significa aggiungere altre soluzioni sugli esterni. In certi ruoli siamo un po’ più corti, a Zappa gli sto chiedendo l’impossibile»
PARTITA ED ERRORI – «Non metto l’evidenziatore sulla responsabilità dell’errore del secondo gol, si poteva essere più efficaci negli appoggi difensivi. Mischiano la serenità con la troppa voglia e l’irruenza che ci porta a fare errori banali. Bisogna raggiungere quel livello di serenità per non fare più certi errori. La strada però è questa, sono contento per Piccoli e i suoi sei gol. E’ impossibile per una squadra come la nostra non commettere errori durante la partita»
PRATI – «Marin non era disponibile in questa settimana, Matteo ha avuto il suo spazio. Siamo cinque centrocampisti e il centrocampo è l’unico settore completo. Makoumbou e Adopo hanno avuto continuità alla pari di Deiola e Marin. Non dimentico nessuno. Questo fa parte del nostro lavoro. Per me Prati è un giovane di livello ma per dare più minutaggio a tutti io dovrei far giocare il doppio delle partite. Noi crediamo anche in lui, ognuno cerchi di ritagliarci il proprio spazio e diventi determinate e determinato»