PianetaChampions
·22 octobre 2024
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Ivan Zazzaroni, Direttore del Corriere dello Sport, ha approfondita la clamorosa possibilitĂ che Francesco Totti torni a giocare in Serie A, fattispecie diventata subito chiacchierata a seguito delle parole della bandiera della Roma: âLâunica differenza tra la fantasia e la realtĂ Ăš che la fantasia deve avere un senso. Ă di Tom Clancy, lâautore di Codice dâonore, Caccia a Ottobre Rosso, Sfida totale e molto altro.
Il sogno di Francesco Totti, generosissimo distributore di fantasia, un senso ce lâha eccome: tornare al grande calcio addirittura a 48 anni per restituire istanti di genialitĂ a un campionato sempre piĂč povero di âirregolariâ.
Sembrava una battuta regalata al docufilm âEroici!â sui cento anni del nostro giornale («con quello che câĂš in giro adesso potrei giocare anche a 47 anni», i 48 li ha compiuti pochi giorni dopo la registrazione) e invece conteneva elementi concreti: di speranza, piĂč che di provocazione.
Ed Ăš da lĂŹ che sono partito. Nei giorni scorsi, durante uno scambio di messaggi, Ú stato proprio Francesco a rivelarmi di aver ricevuto una proposta da una squadra di Serie A, aggiungendo perĂČ di aver lasciato perdere perchĂ© non si trattava della Roma: il campione che ha legato la carriera a una sola squadra, per la quale â in tempi diversi â ha rifiutato le megaofferte di Real Madrid, Milan, Juve e Inter, non puĂČ certo vedersi con addosso altri colori. Nemmeno nella seconda vita.
Sabato, insieme a Fabio Caressa nel nostro programma su Radio Deejay, lâabbiamo rilanciata, scatenando un putiferio: segno che avevamo fatto centro. La squadra mossasi per Francesco non Ăš â come ricordato â la Roma che da tempo fa di tutto per tenersi a distanza di sicurezza dalla figura piĂč importante e amata della sua storia. Una spiegazione? Mai fornita. Totti troppo ingombrante? Non posso nemmeno immaginare che sia solo questo il motivo.
Penso infatti allâeffetto benefico, quasi terapeutico, che avrebbe il ritorno del capitano su societĂ , tifoseria e squadra â dentro o fuori dal campo -, per non parlare dellâenorme recupero dâimmagine. Siamo ben oltre la damnatio memoriae, la condanna della memoria. Eppure i Friedkin â riportandolo a casa â farebbero pace tanto con la storia quanto con la cittĂ : non dimentichiamo che fu lâaltra gestione americana, i Pallottas, a decretare la âmorte sportivaâ di Francesco. E di nuove emozioniâ.
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