De Silvestri: “Archiviamo questa sconfitta amara e pensiamo alla finale. Sono deluso e arrabbiato ma anche orgoglioso, andiamo a Roma per vincere” | OneFootball

De Silvestri: “Archiviamo questa sconfitta amara e pensiamo alla finale. Sono deluso e arrabbiato ma anche orgoglioso, andiamo a Roma per vincere” | OneFootball

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·9 mai 2025

De Silvestri: “Archiviamo questa sconfitta amara e pensiamo alla finale. Sono deluso e arrabbiato ma anche orgoglioso, andiamo a Roma per vincere”

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Di seguito, suddivise per argomenti principali, le dichiarazioni rilasciate prima ai microfoni di DAZN e Sky Sport e poi in conferenza stampa dal difensore e capitano rossoblù Lorenzo De Silvestri al termine di Milan-Bologna 3-1, match che al pari di tutti i suoi compagni l’ha visto disimpegnarsi bene fino agli ultimi venti minuti, quando la squadra è crollata.

Obbligatorio rialzarsi – «Preoccupazione per le modalità con cui è arrivata la sconfitta? No, mercoledì sarà una storia a sé: la finale è una partita unica, secca, fuori dal contesto, dove ci si gioca un trofeo. Ora dobbiamo solo resettare, non tutto ma di sicuro l’ultima parte di gara, e cercare di recuperare energie».


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Venti minuti pessimi – «Calo di attenzione? Può darsi. Dopo il gol di Riccardo abbiamo commesso qualche errore in tal senso: abbiamo sbagliato, ma ci può stare quando si è sul finire della stagione. Al momento del gol sentivo che avremmo potuto portarla a casa, forse è stato proprio quello l’errore di tutti».

Sentimenti contrastanti – «Stanotte andrò a dormire deluso e arrabbiato ma anche con l’orgoglio di aver portato una squadra e una città in finale di Coppa Italia dopo cinquantun anni, mentre nella scorsa stagione l’avevamo riportata in Champions dopo sessanta: abbiamo battuto molti record e ne vado fiero. Andremo a Roma per vincere: ci sono cose da sistemare, anche se di tempo ce n’è poco, archiviando il match di oggi e concentrandosi e sui nostri punti di forza».

Ripartire dall’unione – «Non ho avvertito stanchezza, il campo l’abbiamo tenuto bene. Eravamo pur sempre a San Siro contro il Milan, e loro hanno messo dentro altri giocatori importanti. Vorrei archiviare subito questa partita e pensare solo alla finale: siamo un gruppo sano, che sta bene insieme, dobbiamo arrivare alla partita con la spensieratezza e la professionalità che ci hanno contraddistinto finora».

O tutto o niente – «Vorrei avere la pressione addosso in ogni stagione, non mi piace arrivare a fine campionato e non giocarmi nulla. In pochi nei giorni del ritiro estivo credevano ad un’annata del genere, e questa cosa deve riempirci d’orgoglio: bisogna essere consapevoli del percorso fatto. Cancelliamo questa sconfitta amara e concentrarci su mercoledì: ci crediamo ad alzare il trofeo».

Spauracchi e certezze – «Leao è un campione che quando vuole cambia le partite, e come tale va affrontato con una grande collaborazione di squadra e tanta attenzione. Cercheremo di studiare ancora lui e gli altri, ma dovremo concentrarci più su di noi che sull’avversario: sono i nostri punti di forza che ci hanno portato in finale».

Viverla e vincerla – «Mercoledì prossimo giocheremo nella mia Roma, all’Olimpico, il giorno prima andremo a far visita al presidente della Repubblica al Quirinale, e avremo trentamila bolognesi insieme a noi: direi che già disputare una finale di Coppa Italia è storia, ma queste gare si giocano per vincere e alzare il trofeo (De Silvestri ci è già riuscito con la Lazio nel 2009, ndr)».

Turnover comprensibile – «Il Bologna in lotta per la Champions fa turnover e il Milan che è fuori dalla lotta schiera i titolari? Non mi è sembrato strano. Quest’anno il mister ha variato spesso la formazione iniziale per centellinare le forze, dare minutaggio a tutti e creare un gruppo unito e consapevole: è sempre stato bravo in questo. Secondo me anche stasera è stata la scelta giusta, del resto una simile gestione ci ha fatto andare in Champions League nella passata stagione».

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