Pagine Romaniste
·7 janvier 2025
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La Repubblica (M. Juric) – Da domenica potrebbe iniziare una “nuova” stagione per la Roma dopo il derby vinto, con un intero girone di ritorno da giocare e due coppe ancora in palio. Ma servirà un aiuto dal mercato per sistemare alcuni ruoli scoperti.
L’allenatore giallorosso alla vigilia del derby aveva ammesso: “Con 2-3 acquisti a gennaio sarei felice“. Una richiesta esplicita al ds Ghisolfi di puntellare una rosa ancora carente. Ranieri ha individuato quattro ruoli da coprire: un esterno desto, uno sinistro, un centrale di difesa e il vice Dovbyk.
Profili da acquistare a prescindere dalle eventuali cessioni. Per la fascia destra i fari restano puntati su Kayode della Fiorentina e Sildillia del Friburgo, mentre su Mingueza del Celta Vigo il club più vicino è il Lipsia. Come difensore centrale il nome più caldo è quello di Marmol del Las Palmas. Gli spagnoli vorrebbero tutti e 10 i milioni della clausola rescissoria, mentre la Roma è pronta a mettere sul piatto poco più della metà. Sullo sfondo resta Di Cesare, centrale classe 2002 del Racing Avellaneda. Un eventuale arrivo dell’argentino potrebbe coincidere con la cessione di Hermoso, sempre più lontano dalla Capitale. Lo spagnolo piace al Fenerbahce di Mourinho con cui proseguono i colloqui per un trasferimento in Turchia.
A proposito di acquisti in funzione delle cessioni, per il ruolo di vice Dovbyk c’è Beto dell’Everton che è pronto a tornare in Italia. Da Trigoria aspettano solamente la cessione in prestito di Shomurodov, che piace a Cagliari ed Empoli.
Sempre in prestito potrebbe partire anche Le Fée, ormai ai margini del progetto Ranieri. Betis e Sunderland hanno chiesto informazioni, ma il calciatore preferirebbe un ritorno in patria, magari al Lille allenato da Bruno Genesio. Su Paulo Dybala invece sembra cambiata la prospettiva del club giallorosso. Dopo le avances del Galatasaray, le parole di domenica sera del ds Ghisolfi hanno aperto un nuovo fronte: “Stiamo parlando con il calciatore e il suo procuratore, siamo allineati”. Nel provare a continuare insieme, magari a cifre più sostenibili, visto il rinnovo fino al 2026 ormai imminente (mancano 4 presenze).