Calcio e Finanza
·14 mai 2025
Evra: «Ferguson era malvagio. Sarebbe finito in galera se allenasse oggi»

Calcio e Finanza
·14 mai 2025
Sir Alex Ferguson viene riconosciuto come uno dei più grandi allenatori della storia del calcio, mentre è il più importante per il Manchester United, grazie ai suoi 27 anni sulla panchina dei Red Devils con cui ha vinto ben 38 trofei.
Ma a restituire uno ritratto più duro, ma comunque noto, dell’allenatore scozzese ci ha pensato il suo ex calciatore ai tempi dello United, Patrice Evra, visto anche in Italia con la maglia della Juventus. «Se Ferguson allenasse adesso, probabilmente finirebbe in prigione – ha affermato l’ex terzino francese al podcast SDS –. Non c’è modo che Ferguson non finirebbe in prigione per quello che farebbe».
Evra si riferisce in particolare ai metodi usati da Ferguson sia con il gruppo calciatori che con avversari e classe arbitrali, che oggi potrebbero essere, nella sua opinione, considerati oltre le righe. «Sai quanti giocatori ho visto piangere perché li ha presi a male parole, ha lanciato scarpe. Era malvagio», continua il francese.
Forse l’episodio più famoso nello spogliatoio di Ferguson avvenne dopo la sconfitta del Manchester United contro l’Arsenal nel quinto turno di FA Cup nella stagione 2002-03. Il tecnico dei Red Devils litigò furiosamente con la stella David Beckham e, nel corso della discussione, gli lanciò uno scarpino colpendolo e procurandogli un taglio sopra l’occhio, come testimoniano le immagini di allora.
Nel suo racconto, Evra parla della grande voglia di vincere di Ferguson, che non si limitava solamente alle partite ufficiali ma si estendeva anche alle amichevoli. Il francese parla di quella volta in cui il tecnico si infuriò con il giovane Danny Welbeck per aver sbagliato un rigore in una partita amichevole disputata in Arabia Saudita. «Rooney diede la palla a Welbeck, ma lui sbagliò il rigore – ha raccontato Evra –. Perdemmo la partita, ma era solo un’amichevole, una partita da 45 minuti. Quando rientrammo negli spogliatoi, Ferguson urlava “Welbeck!” Io e Welbeck eravamo in bagno, lui stava facendo pipì, ma Ferguson stava già urlando».
Evra continua: «Ferguson arrivò e si rivolse a Welbeck dicendo “Chi c***o credi di essere? Appena entrato in prima squadra e ti prendi il rigore”. Io dissi: “Boss, è solo un’amichevole”. E lui: “Fanc*** l’amichevole!”.»
Metodi duri che però furono le fondamenta del ciclo vincente costruito sotto la gestione Ferguson, ma che senza dubbio mise più di una difficoltà nel far ambientare i nuovi calciatori, che dovevano quindi affidarsi ai senatori dello spogliatoio, fra cui c’era proprio Evra.
Un ambiente che comunque risentiva di questo clima. Cosa evidente in un altro aneddoto che racconta sempre Evra. «Nel 2011 giocavamo ad Anfield contro il Liverpool. Durante la partita Jamie Carragher fece un bruttissimo fallo su Nani con l’arbitro che incredibilmente non lo espulse. Tutti noi andammo dall’arbitro per lamentarci e anche per difendere un compagno che aveva una profonda ferita sullo stinco che lo costrinse a uscire in barella poco prima della fine del primo tempo».
La dimostrazione del clima imperante all’interno dello spogliatoio dello United avvenne durante l’intervallo di quella partita: «Dopo essere andati a difendere Nani in campo, alcuni compagni si disinteressarono delle sue condizioni una volta rientrati nello spogliatoio e aver visto Nani piangere. Mi ricordo che Scholes esclamò “Vaffan***” quando vide il compagno in lacrime. Ferguson invece disse “Spero che ti sia rotto la gamba, un giocatore dello United non può piangere ad Anfield”. Eravamo delle brutte persone. Voglio scusarmi con tutti i giovani che si sono allenati con noi. Eravamo animali».
«Dopo la partita aspettavamo il giorno dopo per “uccidere” Nani – ha concluso Evra –. Per farvi capire quanto eravamo cattivi, non ce ne fregava nulla. Se sanguini e piangi, sei fuori, non fai parte di noi. Ferguson dovette dargli una settimana libera per riprendersi da quell’episodio, perché noi stavamo aspettando per “finirlo”. Ancora oggi, nel gruppo WhatsApp del Manchester United, pubblichiamo quella foto di Nani che piange ad Anfield».