PianetaSerieB
·21 février 2025
Fedele al Calcio – Juve Stabia, Pierobon merita la lode: al talento ha abbinato la conoscenza del gioco
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·21 février 2025
Antonio Gagliardi, fresco di approdo in quel di Parma come vice del neo tecnico Cristian Chivu, è da anni uno dei più brillanti ricercatori di nuovi profumi nel calcio, che sta contribuendo a rimpolpare di contenuti grazie a studi su approcci di scouting moderni, terminologie tecniche sicuramente più confacenti ai cambiamenti che hanno caratterizzato il Gioco e, ad attraversare ognuno di questi punti, una ventata di novità nell’analisi di squadre, principi e calciatori. Agli occhi del sottoscritto è parsa illuminante, nel suo ebook “The Clustering Project”, la categorizzazione dei calciatori (in cluster, appunto) in base alle funzioni e non ai canonici e vetusti ruoli. Così facendo, Gagliardi ha aperto le porte a nuovi discorsi e foraggiato ulteriori spunti, come quelli che possono riguardare Christian Pierobon.
Invasato dal furore che caratterizza l’eccellente Juve Stabia di Guido Pagliuca, il classe 2002 si sta confermando (con una velocità notevole e una costanza da stakanovista) un calciatore indiscutibilmente adatto a esemplificare la limitatezza dei ruoli così come sono stati tramandati dalla letteratura di questo sport. Centrocampista sulla carta d’identità, il suo percorso lo sta portando a essere un camaleontico interprete della situazione e, di conseguenza, una risorsa efficace in plurime circostanze.
Una crescita, quella appena menzionata, dove Pagliuca sta recitando un ruolo di certificata importanza. Nato e cresciuto come calciatore con licenze prevalentemente offensive, in virtù di un bagaglio dove la tecnica, gli inserimenti e l’efficacia in zona di rifinitura occupavano molto spazio, Pierobon è, adesso, un profilo sicuramente più completo e presente in ognuna delle fasi che compongono lo spartito di una partita.
Dotato di uno spiccato senso dell’orientamento nella giungla della mediana, Pierobon ha nettamente alzato i numeri “difensivi” (è il giocatore della rosa con più contrasti tentati e vinti a partita, oltre a essere il calciatore delle Vespe con il più alto numero di intercettamenti, fonte fbref.com) e, pur avendo abbassato il fatturato in termini di gol e assist rispetto, soprattutto, alle esperienze con il Mantova e la Primavera dell’Hellas Verona, è senza alcun dubbio presente negli sviluppi offensivi dei suoi.
Dinamico, lucido nelle scelte e nei posizionamenti, in possesso di una rapida ed efficace capacità di saper cambiare il chip cognitivo in base al momento della partita, Pierobon – per chiudere il cerchio – è dunque piacevolmente lontano da qualsiasi (fredda) recinzione: il suo è un calcio fatto di abiti tattici intercambiabili, ed è questo l’ennesimo merito da riconoscere – oltre che al ragazzo – a Guido Pagliuca, allenatore che sta innalzando carriere e confezionando sogni.
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