PianetaChampions
·31 décembre 2024
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·31 décembre 2024
Mancano pochissime ore all’avvento del 2025 e, di conseguenza, all’apertura ufficiale delle danze in ottica calciomercato prevista per il 2 gennaio.
Difficile sovvertire le sorti di una stagione nel mercato di riparazione, poiché le squadre si costruiscono in estate, ma è chiaro che diverse big potrebbero muoversi sia in entrata che in uscita, con intensità differente, per puntellare o addirittura stravolgere i rispettivi organici.
Nel presente focus abbiamo provato ad analizzare i principali movimenti che potrebbero essere attuati da Inter, Atalanta, Napoli, Juventus, Milan, Lazio, Roma e Fiorentina.
Certamente la squadra che ha meno bisogno di rinforzi e/o di dover toccare qualcosa. Ampiamente coperta in tutti i reparti, soprattutto in difesa e sugli esterni con diversi elementi funzionali a giocare sia da braccetti che da quinti su entrambi i lati del campo e un nutritissimo numero di mezzali – i nerazzurri potrebbero forse lasciar partire in prestito il giovane Palacios e muovere solamente qualcosa in attacco.
Da capire, nello specifico, il futuro di Correa e, soprattutto, quello di Arnautovic: il primo sembrerebbe aver riguadagnato un po’ di terreno dopo l’ottima prova di qualche settimana fa a Verona, mentre l’austriaco avrebbe diverse richieste fra Italia ed estero. Qualora dovesse partire l’ex Bologna, Beppe Marotta potrebbe tornare sul mercato per colmare, quantomeno numericamente, la sua partenza.
Marco Luzzani/Getty Images – Via One Football
Discorso simile all’Inter, ma con qualche sottile differenza. Quella orobica è probabilmente la rosa, considerata nella propria interezza, più profonda e ricca di soluzioni dell’intera Serie A. Tuttavia, per quanto imprescindibili e insostituibili, Ederson e de Roon in mezzo al campo le hanno fin qui giocate praticamente tutte e un innesto maggiormente simile per caratteristiche (soprattutto con riferimento all’ex Salernitana) potrebbe consentire a Gian Piero Gasperini di far rifiatare i due pilastri del centrocampo nerazzurro.
Davanti, invece, tutto dipenderà dal recupero di Scamacca: se dovesse rientrare entro febbraio/marzo, a Bergamo si ritroverebbero a pieno regime due dei tre attaccanti potenzialmente titolari della Nazionale di Luciano Spalletti (il terzo è senza dubbio Kean) e, al netto dei fisiologici tempi tecnici necessari al centravanti romano per tornare in forma, una coppia letteralmente atomica.
In caso contrario, un rinforzo che funga più da riferimento al pari dell’ex Genoa – per altro al momento infortunato – potrebbe risultare più che funzionale, nonostante Gasp abbia dimostrato tutt’altro che timore, specie contro centrali avversari fisici e strutturati, nell’adattare Pasalic o giocare senza una prima punta di ruolo. In uscita, infine, il desaparecido Godfrey potrebbe già dire addio visto l’inesistente minutaggio fin qui raccolto.
Photo by Giuseppe Bellini/Getty Images – Via One Football
Antonio Conte difficilmente smuove qualcosa dal proprio undici di fedelissimi, ad eccezione della variabile impazzita Neres che, però, rappresenta di fatto un titolare aggiunto. Per il resto, Giovanni Manna potrebbe muoversi per regalare qualche risorsa in più al proprio allenatore da utilizzare a gara in corso o in caso di particolari necessità che potrebbero paventarsi nel lungo e tortuoso cammino che attende i suoi nella seconda metà di stagione.
Il forfait di Buongiorno – ma non solo – obbliga i partenopei a guardarsi attorno per rinforzare la difesa. Sembrerebbe in tal senso ben incanalata la trattativa per Danilo, silurato dalla Juventus e apparentemente prossimo a sbarcare alla corte dell’ex CT: un profilo certamente non all’apice della propria carriera, ma comunque dotato di grande esperienza e duttilità, che consentirebbe al trainer salentino di cambiare con ancora maggior facilità l’assetto tattico di partita in partita e anche a gara in corso. Da valutare la posizione del quasi mai impiegato Rafa Marin: in caso di addio, un altro centrale sarebbe d’obbligo.
Sembra poi già finito il matrimonio con il deludente Spinazzola, scavalcato sin da subito a sinistra dal titolarissimo Olivera e utilizzato finora con il contagocce. Biraghi, in rotta con la Fiorentina, è uno dei nomi che potrebbe fare al caso degli azzurri.
In mezzo, invece, Anguissa, Lobotka e McTominay non si toccano: l’imminente passaggio di Folorunsho alla Viola porterà però i campani a doverlo sostituire con un nuovo elemento. Forse anche due. Uno di questi potrebbe essere la tanto agognata mezzala di qualità: Pellegrini, in tal senso, potrebbe rappresentare un’occasione. Occhio anche a Fazzini, per il quale resta però in pole la Lazio.
Davanti, invece, difficile pensare a stravolgimenti: Lukaku, per quanto appannato e in irreversibile parabola discendente, è improbabile venga sfiduciato. Simeone vede pochissimo il campo ma rappresenta la prima alternativa al belga, mentre il goal al Venezia potrebbe aver cambiato il destino di Raspadori.
Politano, Kvara e Neres, per l’appunto, ruotano sugli esterni, mentre Ngonge rappresenta certamente una soluzione tanto qualitativa quanto poco compatibile con il credo tattico-attitudinale del mister. Con Zerbin già destinato a salutare, appare improbabile anche un addio dell’ex Hellas Verona.
Valerio Pennicino/Getty Images – Via One Football
Senza alcun dubbio la squadra che, tra infiniti infortuni e un mercato estivo a primo impatto abbagliante ma nella sostanza molto deludente e disequilibrato, ha il maggior bisogno di intervenire sul fronte trattative.
Con Bremer e Cabal già ai box e Danilo, come detto, diretto verso Napoli, Cristiano Giuntoli dovrà consegnare a Thiago Motta almeno due centrali difensivi (Antonio Silva e Hancko al momento in pole su Skriniar e Tomori). Anche sulle corsie la coperta è molto corta: il fatto che l’adattato McKennie rappresenti ad oggi l’unica alternativa credibile a Savona e Cambiaso la dice davvero lunga sulle criticità strutturali dei bianconeri.
Il centrocampo è, invece, il reparto probabilmente più completo e ricco di soluzioni: Locatelli e Thuram sono le inossidabili certezze, mentre si attende ancora il definitivo salto di qualità di Koopmeiners e, soprattutto, di capire se Douglas Luiz sia o meno un calciatore del valore di 50 milioni di euro. L’unica vera incognita in mediana è invece il sempre meno coinvolto Fagioli, sul quale i rumors di mercato si moltiplicano oramai da settimane e che potrebbe essere sacrificato per finanziare le entrate.
Infine, un altro tasto dolente: l’attacco! Milik è scomparso, Nico non è chiaramente anche una prima punta come si era ipotizzato in estate: in sintesi, mai come ora è necessario individuare un elemento da affiancare a Vlahovic, con caratteristiche possibilmente più funzionali al gioco di Thiago Motta, ma senza mettere ulteriore pressione al già eccessivamente nervoso e impulsivo terminale offensivo serbo.
Per quanto concerne gli esterni, a destra Conceição è stata la principale (se non unica) fonte di gioco nella prima metà di stagione, con Nico primissima – e validissima – alternativa nelle poche settimane in cui è risultato a disposizione.
A sinistra, al contrario, Yildiz è parso troppo spesso eccessivamente decentrato e incapace di incidere in zona goal, mentre il giovane Mbangula, per quanto promettente, non sembra al momento ancora del tutto pronto per imporre il proprio marchio in un top club come la Vecchia Signora. Un rinforzo in quella zona di campo, quindi, consentirebbe al 10 turco di essere impiegato da sottopunta, e più vicino alla porta, potendo così arretrare potenzialmente all’occorrenza anche Koop di qualche metro in mediana.
Photo by MARCO BERTORELLO/AFP via Getty Images – Via One Football
Anche per i rossoneri attingere dal mercato risulterà fondamentale per raddrizzare una stagione fin qui nefasta. Molto passerà, ovviamente, dalle richieste del nuovo allenatore Sérgio Conceição, promotore di un calcio decisamente diverso rispetto a quello di Paulo Fonseca.
Tomori, accostato come detto alla Juventus, potrebbe infatti (ri)tornare utile. La casella del tanto agognato vice-Theo risulta alla fine coperta interamente dall’ottimo Alex Jimenez, impiegabile anche sul fronte opposto o più alto in caso di necessità. A destra Emerson Royal si è rivelato ai limiti del presentabile e Calabria è in scadenza, ma è improbabile che arrivi un terzo innesto di fascia da qui a giugno.
Le vere necessità il Diavolo le evidenzia di sicuro in mezzo: Rejnders e Fofana sono imprescindibili ma le hanno giocate praticamente tutte, pensare di affidarsi solamente all’adattato Terracciano e al da poco rientrato Bennacer anche per l’intera seconda metà di stagione sarebbe un suicidio, anche perché Loftus-Cheek è spesso e volentieri ai box e ha dimostrato di non essere lo stesso calciatore della passata stagione anche per ragioni tattiche, oltre che fisiche. Si tratta, a tal proposito, per Warren Bondo del Monza.
Un altro rinforzo sarebbe di vitale importanza, poi, sulla fascia destra: Chukwueze va troppo a corrente alternata, sono più le partite al di sotto della sufficienza che quelle in cui riesce a lasciare il proprio marchio e, per altro, rimarrà ai box per almeno un mese per infortunio. Davanti si segna pochissimo con gli attaccanti, ma con già in organico Morata, Abraham, il redivivo Jovic (da capire se resterà) e il “part-time” Camarda pensare di porre in essere degli sforzi economici per una quinta punta appare al momento improbabile.
Timothy Rogers/Getty Images – Via One Football
Baroni ha fin qui compiuto un autentico capolavoro, l’ennesimo nella più recente fase della propria carriera dopo Lecce e Verona, che lo colloca quantomeno nella Top 3, assieme a Gasperini e Inzaghi, tra i migliori tecnici della Serie A.
I biancocelesti sono ben coperti in praticamente ogni zona del campo, ma la nota maggiormente positiva è che tutti gli elementi – a prescindere che si giochi con il 4-2-3-1 o con il 4-3-3 e dal minutaggio – si sentano parte integrante del gruppo e riescano, pertanto, a rendere al meglio quando chiamati in causa.
Qualcosa, però, potrebbe forse essere fatta a centrocampo: Vecino è una risorsa importantissima, ma non dà molte garanzie a livello fisico e starà ai box quasi due mesi, così come il gigantesco Rovella è spesso chiamato a fare gli straordinari. Un innesto in cabina di regia come Berisha del Lecce potrebbe pertanto sicuramente tornare utile, anche se l’obiettivo prioritario, al momento, è rappresentato da Fazzini dell’Empoli, sul quale è piombato però come detto anche il Napoli.
Tema esuberi: Akpa-Akpro verso il Monza, anche Basic dovrebbe salutare. Da capire inoltre la posizione di un sempre più malinconico Castrovilli e di Hysaj, fuori lista in campionato ma autore di una prova sontuosa in Coppa Italia contro il Napoli appena qualche settimana fa che potrebbe anche aprire a nuove prospettive, anche se il Lecce pare essere in costante pressing sull’esperto ex Napoli.
Photo by ALBERTO PIZZOLI/AFP via Getty Images – Via One Football
Dopo il disastro della prima metà di stagione fra scelte tecniche e societarie rivedibili e un mercato ai limiti del disastroso, anche i giallorossi dovranno muoversi in maniera massiccia sul fronte trattative.
Tutto ruota, ovviamente, attorno a Dybala: la Joya piace – come noto – in Turchia e fino a qualche settimana fa sembrava anche molto vicino a dire addio con sei mesi di ritardo alla Capitale dopo la romantica permanenza estiva. L’avvento di Ranieri e le ultime partite hanno però fatto capire che, se in condizioni fisiche ottimali, l’argentino è ancora uno dei calciatori più decisivi del campionato. Al momento le sensazioni sembrerebbero portare a una sua permanenza, con buona pace dei “doppioni” Soulé e Baldanzi che continueranno così conseguentemente a vedere pochissimo il campo.
Chi dovrebbe lasciare è invece Pellegrini: la pessima prova di San Siro sembra quasi metaforicamente rappresentare la pietra tombale sulla sua esperienza in giallorosso, dove oramai il rapporto con ambiente e tifosi appare irrecuperabile e per il quale si è parlato, come sopra accennato, anche dell’ipotesi Napoli.
Stesso discorso per Zalewski, definitivamente messo da parte dal ritorno dell’imprescindibile Saelemaekers e finito nelle ultime ore nel mirino del Marsiglia, e forse anche per Cristante, al momento infortunato ma scavalcato dall’impetuoso ritorno di Paredes al fianco di Koné in mediana. Sirene dalla Spagna pure per il nefasto investimento estivo Le Fée e aria d’addio anche per il mai convincente Celik e per il deludentissimo Hermoso. Quest’ultimo potrebbe essere rimpiazzato dal classe 2001 spagnolo Mika Marmol del Las Palmas.
Davanti, infine, ad avere diverse richieste in Serie A è Shomurodov: in caso di dismissione dell’uzbeko, occorrerà individuare un’alternativa possibilmente meno leggera e più credibile a Dovbyk (magari Beto?). Gli acquisti, nei fatti, dipenderanno molto banalmente anche e soprattutto dal volume delle suddette uscite.
Claudio Villa/Getty Images for FIGC – Via One Football
La Viola di Palladino, nonostante un avvio difficoltoso e il fisiologico calo registrato a dicembre, ha, nel complesso, girato a meraviglia. Tuttavia, la sfortunata vicenda Bove sta privando la compagine gigliata di un elemento, per caratteristiche, cruciale all’interno dello scacchiere toscano.
Il calciatore designato a colmare l’assenza dell’ex Roma sarà con ogni probabilità Folorunsho. Biraghi è ai saluti, mentre Parisi si sta ritagliando maggiore spazio nelle ultime settimane e potrebbe alla fine anche restare nonostante la recente sparata del suo vulcanico agente.
Martinez Quarta dovrebbe tornare al River Plate: in tale ipotesi, complice anche il poco redditizio investimento estivo su Pongracic, Pablo Marì del Monza avrebbe dato il proprio sì al trasferimento in Toscana e dovrebbe diventare la prima alternativa alla coppia di titolatissimi Comuzzo-Ranieri.
A destra, invece, Kayode non vede quasi mai il campo, oscurato dall’imprescindibile Dodô, e dovrebbe così presto sbarcare in Inghilterra: nelle ultime ore il Brentford pare abbia bruciato la concorrenza del Brighton. Per rimpiazzare il classe 2004, il profilo maggiormente gradito al club di Rocco Commisso sarebbe quello di Woyo Coulibaly del Parma.
Davanti, infine, si farà probabilmente qualcosa in uscita. A salutare potrebbe infatti essere Kouamé e, in tale eventualità, il club potrebbe decidere di virare su un vice-Kean più credibile che consenta di far respirare ogni tanto l’ex Juventus nell’alternanza tra campionato e Conference League.