đŸ”„ Gila verso il derby di Coppa Italia: “La categoria non conta! Miretti recuperato, Messias
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·24 septembre 2024

đŸ”„ Gila verso il derby di Coppa Italia: “La categoria non conta! Miretti recuperato, Messias
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Alberto Gilardino, tecnico del Genoa, ha presentato in sala stampa l’attesissimo derby di Coppa Italia, in programma domani a “Marassi”, contro la Sampdoria. Ecco quanto raccolto da TMW:

Assenze e recuperi per il derby? “Chi non farĂ  parte del derby sarĂ  Messias, Ekuban, Norton-Cuffy e Malinovskyi. Gli altri sono recuperati. C’ù grande fermento per questa partita, grande attesa. Da parte nostra ci dovrĂ  essere e ci deve essere grande luciditĂ  di affrontare questa partita. Grandissima forza, determinazione e spirito di sacrificio. Queste sono le basi che ci hanno contraddistinto sempre e ci dovranno contraddistinguere anche domani dentro partita. Sappiamo che Ăš un derby e si azzera tutto. Si azzerano le categorie, si azzerano qualitĂ  tecniche e fisiche. Chi avrĂ  piĂč desiderio di vincere lo farà”.


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Il tuo avvicinamento a questa gara? “Le partite vanno preparate tutte contro chiunque. Non si preparano da sole. Ieri ai ragazzi ho detto che hanno la fortuna di giocare e vivere uno dei derby piĂč belli, una delle partite piĂč belle che faranno in carriera”.

Gli infortunati come stanno? “Messias stava recuperando dal suo problema, ha dovuto prolungare questa assenza e mi auguro solo per pochi giorni. Dalla prossima settimana si faranno altre valutazioni strumentali per confermare il suo rientro in squadra”.

Dopo Venezia come hai visto squadra? “Abbracciamo tutti Ruslan per quello che gli Ăš successo. L’ho sentito in questi giorni, ha giĂ  voglia di tornare con la squadra. E’ un ragazzo straordinario oltre che grande professionista. Lo aspettiamo. Ai ragazzi in questi giorni, anche l’analisi partita, Ăš quello detto a fine gara: indipendentemente dall’infortunio di Ruslan oppure il pensiero per la gara domani non puĂČ essere concepibile. Non puĂČ essere questo ad averci portato via energia e non ci ha fatto piĂč pensare e giocare da squadra. Credo che abbiamo capito la lezione. E’ stata una lezione dura da digerire perĂČ abbiamo l’opportunitĂ  domani sera, una grande opportunità”.

Si puĂČ vedere Miretti dall’inizio? “Fabio Ăš rientrato da non molto e quindi ci vuole cautela. Ci vuole pazienza per far sĂŹ che questo ragazzo arrivi al 100% della condizione. E’ stato a lungo fuori, mi auguro che possa far parte per qualche minuto della partita per poi averlo in quella successiva”.

Come si prepara il derby pensando che sabato c’ù la Juventus? “Io penso alla gara di domani sera, poi da mezzanotte penseremo a quella successiva. In questi giorni con lo staff abbiamo cercato di trasmettere concetti chiari e concreti alla squadra. Dobbiamo avere grandissima lucidità, mantenere agonismo ma anche quella giusta calma e pazienza che ci dovrà contraddistinguere nella gara di domani. Bisognerà capire i tempi della gara”.

Il gol che non arriva. “Le critiche fanno parte del percorso, siamo ancora in evoluzione. Stiamo lavorando. E’ vero che gli attaccanti calciano poco in porta o siamo poco pericolosi. Nella voglia, nel lavoro quotidiano si cerca di migliorare tutte queste situazioni per metterli nelle condizioni migliori e loro dare una mano alla squadra a dettare i movimenti migliori. Stiamo lavorando nella disposizione tattica, sono tutti numeri. Si puĂČ passare a quattro con due esterni, ma Ăš come uno interpreta il modo di poter giocare la partita”.

Viste le assenze si penserĂ  al mercato degli svincolati? “Ad oggi pensiamo al derby poi ci sarĂ  modo di fare considerazioni. In questo momento non si puĂČ prendere per prendere. Sono considerazioni che la dirigenza sta facendo, dopo la partita si ci sarĂ  modo di parlare a riguardo”.

Genoa e Samp partono da due dimensioni diverse. “Questo Ăš l’errore da non commettere. Se pensiamo di essere presuntuosi o piĂč bravi di loro. Dobbiamo avere la consapevolezza della nostra forza, ma assolutamente Ăš impensabile andare in campo con la presunzione di essere piĂč forti di loro. Sarebbe grave e non lo accetterei ma so che la squadra recepisce bene questi messaggi. Sotto questo punto di vista so quello che i miei ragazzi daranno in campo”.

Come hai visto la squadra dopo Venezia? “Dopo partita c’ù stata amarezza e tristezza. Le sconfitte fanno parte del percorso, ma ci sono sconfitte e sconfitte. Chi gioca contro il Genoa deve faticare per fare gol. Dobbiamo diventare fastidiosi da incontrare, molto fastidiosi. La lezione ù servita a tutti, a me in primis, e adesso pensiamo alla sfida di domani”.

Come ù considerato questa competizione? “Per noi ù importante. E poi bisogna abituarsi a giocare ogni tre giorni. Domani ci sarà la Coppa Italia ma poi ci saranno gli infrasettimanali. Il calcio europeo va in questa dimensione. Ci teniamo a questa competizione e lo dobbiamo dimostrare domani”.

La squadra si ù sempre ripresa. “Domani dovrà essere una dimostrazione di quanto ha detto. Il calcio ti toglie e a volte sei tu, come squadra, come atteggiamento e come interpretazione, che togli un po’. Il calcio ti toglie, ma ti dà subito la possibilità di cogliere un’opportunità, che dovremo essere bravi a cogliere. Quando parlo di equilibrio, di capire i momenti di qualsiasi partita, soprattutto quelle con Verona in casa e Venezia, intendo essere lucidi e maturi. Questo step dobbiamo fare, avere la maturità tale da capire certi momenti delle gare”.

Schiererai la migliore formazione possibile? “Mancheranno Messias ed Ekuban che creano superioritĂ  numerica. C’ù la volontĂ  e la consapevolezza da parte mia e della squadra di dare qualcosa in piĂč. Domani sarĂ  una partita sulle seconde palle, in cui dovremo essere bravi e avremo il possesso. Dovremo essere bravi, attraverso determinate situazioni, a rendere pericolosa la partita. SarĂ  determinante l’interpretazione di ogni singolo giocatore, ma poi sono gruppo e squadra a dover fare la differenza”.

Coda? “È stato giocatore importante. Un professionista. Per noi era parte del gruppo. Fino a quando ù rimasto qui ha fatto ottime cose sia tecnicamente che umanamente”.

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