IBRAHIMOVIĆ: "CONCENTRATI, AGGRESSIVI E CONCRETI" | OneFootball

Poche ore dopo il successo sull'Hellas Verona è subito ora di tornare in campo per i rossoneri, pronti a rituffarsi in Europa. A San Siro arriva il Feyenoord per il secondo round del playoff di Champions League, 90' in cui cercare la rimonta dopo il ko nell'andata. A introdurre la sfida, la conferenza stampa da Milanello di Zlatan Ibrahimović (che sostituisce Mister Conceição) e Fikayo Tomori.

ZLATAN IBRAHIMOVIĆ

LA SPINTA DEI TIFOSI "Sono qui per sostituire il nostro allenatore, che sta rientrando in questi minuti dal Portogallo. I nostri tifosi sono importanti, sono fiducioso che ci spingano a fare una partita diversa, chi sarà allo stadio ma anche chi la vedrà in tutto il mondo. La squadra deve prendere la carica per fare il massimo possibile".

LA DISCONTINUITÀ "Nei momenti bassi è importante lavorare al massimo, per creare una mentalità da squadra che sia presente e forte anche nelle situazioni più delicate. Tutti i giorni parlo con l'allenatore e con i giocatori, ma è più importante dimostrare con i fatti anziché parlare".

L'APPROCCIO DA AVERE "La squadra deve essere concentrata, aggressiva e più concreta rispetto alla sfida di Rotterdam. Devono entrare in campo come se fosse una finale, e non importa come la giochi, è importante vincere. Dobbiamo per forza fare risultato per passare, serve un grande lavoro di gruppo".

L'EMOZIONE DA DIRIGENTE "Sono un vincente, voglio portare risultati e fare la differenza per scrivere la storia. Questo è lo standard del Milan e chiunque lavori nel Milan è qui per fare la stessa cosa. Noi da fuori spingiamo chi va in campo, e domani servirà in maniera particolare perché per noi è come una finale".

L'APPORTO DEI NUOVI "Ci aspettiamo tanto da loro, sono giocatori formati, possono crescere e diventare ancora più forti. João Félix può fare ancora meglio, Bondo e Sottil hanno margine per crescere, Gimenez è un killer ma deve anche correre, perché se non corri non giochi con Mister Conceição. Come diceva Galliani, "i giocatori devono pensare al campo, al resto pensiamo noi".

JIMÉNEZ E LA CRESCITA DEI GIOVANI "Alex è un giocatore importante per noi, con lui da Milan Futuro sono saliti Bartesaghi, Camarda, Torriani, Zeroli che è andato a Monza, Liberali che ha già debuttato. Questa è la nostra strategia, vogliamo dare spazio ai nostri giovani. Mi spiace che Alex non sia in lista Champions, ma si potevano fare solo tre cambi".

LA VICINANZA DELLA PROPRIETÀ "Sento Gerry Cardinale tutti i giorni, è motivato e carico, vuole vincere con il Milan. È molto coinvolto, ci lascia spazio per fare il nostro lavoro ma in cambio chiede risultati".

FIKAYO TOMORI

COSA FARE PER VINCERE "Dobbiamo entrare in campo con l'atteggiamento giusto, la prima sfida non è andata come volevamo ma domani sappiamo cosa fare per vincere e per passare. Siamo pronti e carichi".

L'IMPORTANZA DI NON SUBIRE GOL "Giochiamo ogni partita con l'obiettivo di non prendere gol, è importante non subirne domani ma anche se dovesse accadere, non dobbiamo perdere la concentrazione e continuare a giocare come sappiamo, e a credere in quel che facciamo".

LA PRESENZA DI WALKER "Kyle e io parliamo spesso, ha portato calma ed esperienza, tutta la squadra ha beneficiato di questo. Siamo contenti di averlo con noi, perché quando parla tutti ascoltano. Sta crescendo grazie alle indicazioni del Mister, ma ha fatto un grande lavoro per far crescere la squadra".

LE DIFFICOLTÀ DI ROTTERDAM "Ci siamo confrontati subito dopo la partita d'andata, e ora dobbiamo capire cosa abbiamo sbagliato e cosa dobbiamo migliorare, riguardando anche la partita d'andata. Ma è altrettanto importante guardare a noi stessi e focalizzarci sugli aspetti che possiamo migliorare".

LA VOGLIA DI MILAN "Da quando sono arrivato qua mi sono sempre sentito a casa, e non è cambiato nulla. Io sono concentrato sul Milan, è un orgoglio e un piacere indossare questa maglia, e non ho sentito la voglia e la necessità di andare via a gennaio".

I QUATTRO ATTACCANTI "L'obiettivo è sempre vincere, che ci siano in campo tre, quattro o cinque attaccanti. E per farlo devi correre e lottare, prima i titolari e poi chi subentra".

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