JOÃO FÉLIX: "INNAMORATO DI SAN SIRO" | OneFootball

Dopo Santiago Gimenez, Warren Bondo e Riccardo Sottil a Casa Milan è il momento della conferenza stampa di presentazione di João Félix. Il talento portoghese ha già esordito (con gol) in rossonero, e dopo i suoi primi passi nel mondo milanista, ha incontrato i giornalisti a Casa Milan.

L'introduzione di Zlatan Ibrahimović: "Benvenuto a João Félix, un grande talento, con esperienza in Spagna, in Inghilterra e in nazionale portoghese. Cercavamo un giocatore capace di giocare tra centrocampo e attacco, di sbloccare partite difficili, di fare la differenza. Ha dimostrato ovunque di essere un giocatore di qualità. Siamo soddisfatti e dobbiamo metterlo in condizione di fare il meglio possibile. Abbiamo cercato di dare più alternative all'allenatore, perché è necessario giocando ogni tre giorni. Le opzioni ora ci sono, gli attaccanti possono anche giocare tutti insieme, a patto che difendano".

JOÃO FÉLIX

UNA SETTIMANA DI MILAN "È già passata una settimana, che è stata fantastica con due vittorie e con il mio primo gol a San Siro. Sapevo che il Milan fosse un grande Club, ma mi ha sorpreso comunque, e quando ci arrivi capisci perché. È uno dei più grandi d'Europa".

IL PRIMO IMPATTO CON SAN SIRO "Mi sono innamorato subito dell'ambiente di San Siro, l'atmosfera qui è diversa. Era la mia prima partita e non mi aspettavo un'accoglienza così affettuosa. Speriamo di andare avanti così".

I MODELLI E GLI ESEMPI "Il mio calciatore preferito è sempre stato Kaká, in passato ci ho parlato e l'ho incontrato negli Stati Uniti, abbiamo fatto un'intervista insieme. Per me è un idolo ma non mi posso paragonare a lui, vorrei anche io fare la storia al Milan".

IL CALCIO OFFENSIVO "Avere quattro attaccanti in campo non significa che non si possa difendere, quando c'è da aiutare ci siamo anche noi. Il fatto che siamo attaccanti non esclude che possiamo lavorare insieme ai compagni per mantenere l'equilibrio in campo, come accaduto a Empoli".

IL RUOLO DI MISTER CONCEIÇÃO "Conoscevo già il Mister, avevo giocato contro di lui. Gli ho detto ciò che mi aspettavo, ossia giocare nel mio ruolo, ed è questo che mi ha convinto a venire al Milan. So come giocano le sue squadre, mi identifico nelle sue idee e per questo sono felice di essere qui".

IL PROGETTO E IL FUTURO "Per ora sono in prestito fino a giugno, vediamo come va. Mi sta piacendo tutto: il Club, le persone, le infrastrutture. Io e la mia famiglia siamo stati accolti benissimo e voglio stare dove mi sento bene. Nel calcio le cose possono cambiare ma se ci sarà la possibilità di restare, mi piacerebbe rimanere".

IL RAPPORTO CON RAFA "Lui è stato il primo a telefonarmi, per sapere se fosse vero o no. Mi chiedeva se avessi firmato, e una volta che ho firmato mi ha telefonato, ed era felice. Abbiamo già una buona intesa in campo, mi piace giocarci insieme".

LA TRATTATIVA "Il mio agente mi aveva riferito di altri interessamenti, ma io stavo già trattando con il Milan e nella mia testa c'era solo il Milan, avevo già deciso di venire qua".

IL NUMERO 79 "Questo è il numero a cui sono più affezionato, il mio primo nel calcio professionistico e quello con cui ho vinto il primo titolo. Il numero di maglia non è che incida molto, però questo è speciale e spero mi aiuti a far bene".

GLI OBIETTIVI "Sono qui per aiutare la squadra e vincere titoli. L'importante è vincere e il mio obiettivo è questo".

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