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·29 mars 2025

Kumbulla sulla finale a Tirana: “La gara più importante della mia carriera”

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Attualmente in prestito nel campionato spagnolo La Liga all’Espanyol, il difensore di proprietà Roma Marash Kumbulla ha trattato diversi argomenti in un’intervista a Diretta/Flashscore, come il suo futuro ritorno nella capitale e i festeggiamenti a Roma dopo la vittoria della Conference League .

Queste le parole del centrale albanese:


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Nell’estate scorsa sei passato dalla Roma all’Espanyol, seppur in prestito. Come si è realizzata quest’operazione?

“Mi hanno cercato sia il direttore sportivo sia il mister qui all’Espanyol. Avevo tanta voglia di giocare e di trovare continuità e costanza. Dalla telefonata che ho ricevuto ho sentito tanta fiducia. E l’avventura spagnola sta andando bene, sono molto contento della scelta che ho fatto. Sono in un campionato bello che è visto da tutto il mondo, con squadre molto forti”.

La gara vinta contro il Real Madrid trionfo è stata la partita più importante della tua carriera?

“Sicuramente è nella top cinque perché aver vinto contro quei giocatori, contro il Real Madrid, non penso capiti sempre”.

E la finale di Conference League vinta con la Roma nella ‘tua’ Tirana?

“Anche quella ovviamente. Lì poi c’era tutto un paese che tifava per noi anche perché c’ero io. Vincere un trofeo con la Roma a Tirana, penso non ci sarebbe potuto essere nulla di meglio per me. E anche il giorno dopo è stato spettacolare con quei festeggiamenti a Roma”.

Alla Roma non è andata benissimo anche per via del grave infortunio al ginocchio. Come ne sei uscito?

“La mia famiglia mi ha aiutato molto, standomi vicino. Poi  mi sono fatto aiutare da uno specialista, un mental coach, che mi ha permesso di andare oltre il primo ostacolo, ossia il primo mese, nel quale dovevo metabolizzare l’infortunio e tutto il resto. Poi anche alcuni miei compagni, come Spinazzola o Karsdorp, che hanno anche loro subito questo infortunio, mi hanno sostenuto dicendomi di prepararmi mentalmente a quello che poteva succedere o ai fastidi che avrei avuto”.

La Roma è una squadra che hai lasciato temporaneamente e nella quale potresti tornare.

“Ora non ci penso più di tanto perché l’obiettivo che ho adesso è troppo più importante. Penso che dovremmo lottare fino all’ultimo per salvarci con l’Espanyol e non voglio perdere qualsiasi tipo di energia mentale. Poi a fine stagione penserò al mio futuro”.

È la tua sfida più grande quella di salvare l’Espanyol?

“Credo di sì, perché non ho mai lottato per la salvezza in condizioni così difficili, perché col Verona ci siamo salvati abbastanza in anticipo e con la Roma puntavamo ad altri traguardi. Lo sapevamo dall’inizio che sarebbe stato così, che si sarebbe sofferto fino alla fine. E spero che finisca nel miglior modo possibile”.

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