PianetaChampions
·24 décembre 2024
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·24 décembre 2024
La Lazio è alla ricerca di rinforzi per il centrocampo, ma come apprendiamo dal Corriere dello Sport ci sono due piste che, probabilmente, i biancocelesti potrebbero abbandonare a breve: “Un muro altissimo deve scavalcare la Lazio per Belahyane o Casadei, due nomi entrati tra i potenziali rinforzi di gennaio. Ci sono le conferme o forse è più semplice parlarne quando la preda, per svariati motivi, è già stata accantonata a meno di improvvise virate. Setti chiede 20 milioni di euro per il regista franco-marocchino del Verona. La cessione del club suona come un’ulteriore complicazione […]. Baroni lo ha allenato per sei mesi a Verona. I buoni rapporti tra Setti e Lotito, i tanti affari portati a termine e conclusi negli ultimi tre anni (da Cancellieri a Noslin passando per Casale), non bastano per abbassare le pretese. La società veneta intende monetizzare al massimo il cartellino del play ex Nizza […].
La Lazio si è informata per Belahyane e non nega l’apprezzamento (datato) per Cesare Casadei, classe 2003, under 21 azzurro, ex Inter, uno dei profili più interessanti e di prospettiva per il calcio italiano. Considerando il progetto del club biancoceleste, votato al futuro, sarebbe un investimento intelligente e indovinato. Sarri lo aveva inserito nella lista dei potenziali successori di Milinkovic nell’estate 2023. Fabiani, l’estate scorsa, non negava l’interesse e il valore del giocatore, oggi di proprietà Chelsea e allevato da Maresca nella passata stagione al Leicester in Championship. Casadei quest’anno sta giocando pochissimo, è chiuso da troppi fuoriclasse. Dovrebbe andare fuori in prestito a giocare. Ha totalizzato 5 presenze in Conference, non è mai entrato in Premier. Il club londinese ci crede, non intende cederlo a titolo definitivo, se non a prezzi elevatissimi, persino 30 milioni di sterline. Questo è il motivo per cui la Lazio non è convinta: prendere un giocatore in prestito e tenerlo quattro o cinque mesi non ha senso. Sarebbe meglio puntarci per il futuro, ma per adesso sembra che abbia costi proibitivi […]“.