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·15 janvier 2025

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L’attaccante del Napoli Romelu Lukaku ha parlato a Radio CRC dei suoi primi mesi in maglia azzurra facendo un bilancio.

Ecco le dichiarazioni, raccolte da SportMediaset:


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“Questa ù una situazione molto bella per me e per la mia famiglia, essere in una città dove la squadra ù amata dal popolo: mi sto divertendo tanto con i miei compagni e con chi mi dà i consigli per vivere in questa bella città. Poi i risultati aiutano, stiamo giocando bene e la classifica lo conferma. Tutte queste cose per la mia carriera sono importanti, si cerca stabilità e la mia famiglia qui si trova bene.

La Serie A si avvicina alla Premier League, sono stato nove anni in Inghilterra e adesso sono al quinto anno in Italia. Dobbiamo guardare ai risultati delle italiane nelle coppe europee: in Conference League la Fiorentina ha fatto due volte a finale e la Roma l’ha vinta, l’Atalanta ha vinto l’Europa League e l’Inter Ăš arrivata in finale di Champions League. Per non parlare dell’Europeo vinto nel 2021 dall’Italia o del Napoli che Ăš arrivato ai quarti di Champions. Queste cose dicono tanto. La differenza Ăš economica perchĂ© lĂŹ spendono molto, ma se guardiamo al campo penso che tutte le squadre italiane possano lottare con quelle della Premier. Io so in campo cosa puĂČ succedere, la differenza tra i campionati Ăš che tatticamente qui siamo molto piĂč avanzati e lĂŹ gli arbitri fischiano meno.

Conte? Tutti sanno il suo valore come allenatore e persona nella mia vita, dentro e fuori dal campo. Io so che posso aprirmi anche a livello personale, lui mi capisce e sa che sacrifici faccio per il calcio: gli posso spiegare come mi sento, la sua mentalità e la sua maniera di vivere il calcio Ú perfetta per me. È uno sempre attento ai dettagli, cura ogni movimento, ogni azione in fase difensiva e offensiva. Siamo talmente preparati che non puoi sbagliare, questa responsabilità a me piace tanto ed Ú un allenatore che migliora ogni giocatore. Queste cose ti rendono un vincente.

Aneddoti? Ce ne sono due: quando sono arrivato all’Inter facevamo le corse durante l’allenamento, quel giorno lĂŹ saltai un blocco di corse, lui mi chiamĂČ in ufficio, mi disse che se l’avessi rifatto sarei finito fuori rosa. Avremmo giocato col Sassuolo e psicologicamente mi diede un grande stimolo perchĂ© giocai bene. Da quel momento ci siamo trovati ancora di piĂč, voleva darmi forza mentale e ci riuscĂŹ. Poi quando ci siamo ritrovati qui a Napoli Ăš stato un bel momento perchĂ© ci siamo guardati e io ero molto felice di poter lavorare di nuovo con lui. La prima cosa che mi ha detto Ăš stata ‘andiamo subito a lavorare, Ăš il momento di fare qualcosa di buono’.

Atalanta? Io penso che loro sono diventati piĂč forti, e noi pure. Abbiamo ancora un paio di giorni in cui prepararci al match, sarĂ  una sfida molto dura e lo sappiamo entrambi. Siamo una squadra che lotta di gruppo, dobbiamo dimostrare che siamo fortissimi in ogni aspetto del match: mentale, fisico, con e senza palla dobbiamo essere completi, hanno un allenatore come Gasperini che stimo tanto. SarĂ  un bel match per i tifosi. Una partita cosĂŹ la prepari sotto tutti i punti di vista, ma Ăš cosĂŹ non solo con l’Atalanta: ogni partita per noi Ăš una finale, ogni volta capiamo a che punto siamo. Ovvio perĂČ che ci sia un po’ di pressione, ma noi siamo tranquilli, pensiamo solo a noi stessi.

Di Lorenzo, Anguissa, Meret, Juan Jesus sono i leader
 Io cerco di dare input per essere un collante, parlo tante lingue e voglio mettere tutti assieme. Di Lorenzo sta facendo un ottimo lavoro per organizzare le cene con noi gruppo squadra, ù importante e noi stessi in campo siamo un gruppo unito: se qualcuno ù in difficoltà, noi ci mettiamo a disposizione. È importante se vogliamo raggiungere degli obiettivi”.

Ci sono tante cose da vedere, ma dovrei prendermi un giorno libero per andare in cittĂ  con i miei compagni e vedere tutto: siamo talmente impegnati
 Forse dovrĂČ chiedere a Di Lorenzo o Mazzocchi di aiutarmi. Poi ci sono le isole, ma devo iniziare da Napoli e poi c’ù il resto”.

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