Napoli Milan: 3 cose che non hai notato sulla sfida al Maradona | OneFootball

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·30 mars 2025

Napoli Milan: 3 cose che non hai notato sulla sfida al Maradona

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Tre curiosità sulla sfida Napoli Milan, partita valida per la 16ª giornata del campionato di calcio di Serie A 2024/2025

Gara vibrante, da vera finale. Un tempo a testa, con la differenza che il Napoli nel primo si è portato sul 2-0 e il Milan nel secondo ha solo dimezzato lo svantaggio, fallendo anche un calcio di rigore con Gimenez.

  • Atto di resa. É il quinto minuto, da 4 il Milan è già sotto di una rete e già a scriverlo o leggerlo così fa una certa impressione. Il cazzotto di Politano è di quelli da ko tecnico e non solo perché arrivato subito, ma per la linearità dell’azione. Tutto troppo semplice, con partenza da Meret e via ad andare di verticalizzazioni fino a quando, in tempi decisamente rapidi, Di Lorenzo disegna il corridoio per il compagno che approfitta del vuoto lasciato da Hernandez e Pavlovic, oltre che dal ritardo di Gabbia nell’andare a chiudere (nomen omen, ma al contrario…). In quei momenti ci sarebbe bisogno di un segnale, anche piccolo, per aggrapparsi a un’idea. E poiché quella iniziale di Conceiçao è la scelta di Abraham invece che di Gimenez, vederlo mangiato da Buongiorno a molti metri dalla porta è sconfortante per tutto il Milan. Lo stesso inglese si lamenta già con l’arbitro dell’irruenza dell’intervento, ma più che una richiesta di giustizia sembra già un atto di resa.
  • La falsa specularità. Siamo sempre nelle prime battute di gara. Neres va via benissimo, ispirato e veloce, crossa per Politano e Theo anticipa di giustezza. A sua volta il milanista riparte, supera di slancio Di Lorenzo con irrisoria facilità, arriva sulla trequarti, serve Reijnders e l’olandese si fa murare il tiro da fuori. Sembrerebbe una gara in parità di due squadre che già creano squilibri, una di quelle situazioni che si vedono a ripresa inoltrata. Invece è un messaggio diverso: il Napoli vuole il 2-0 a costo di rischiare l’1-1. Non che le cose sono stringenti (nell’ottica di Conte), ma così va. E il raddoppio non tarderà ad arrivare, a differenza del pareggio…
  • Entrambi. A proposito di similitudini, entrambi gli allenatori si sono presi il giallo, cosa abbastanza normale data la carica che ci mettono in ogni istante di gara. Conceiçao è stato il primo, lamentandosi con Sozza «Fischiane almeno uno per noi!». Conte è uscito dall’area tecnica e non di poco…
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