Sampnews24
·14 novembre 2024
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·14 novembre 2024
Pietro Accardi è giunto a Genova nella scorsa sessione estiva con un compito ben preciso: riportare la Sampdoria in Serie A. I blucerchiati hanno un blasone tale da non potersi permettere un ulteriore stagione in cadetteria ma il destino sembra sempre più avverso alla squadra di Sottil.
A parlare della situazione in casa dei liguri in Serie BKT, degli acquisti e delle individualità a disposizione del mister è stato proprio il direttore sportivo blucerchiato in conferenza stampa il quale ha dichiarato che:
«Sicuramente, avere un gruppo di 30 calciatori può diventare un problema. In Serie B, solo 23 giocatori possono essere convocati, e 6 di movimento restano a casa. Tuttavia, questi calciatori sono uniti e, davanti alla chiarezza dell’allenatore, sono d’accordo. All’inizio, Kasami era fuori, ma poi ha riconquistato il suo posto. Il mister non ha preclusioni verso nessuno. Quando sono arrivato, c’erano già 30 calciatori sotto contratto. Non avevo la bacchetta magica, ma i risultati si ottengono con programmazione e tempo. Stankovic ed Esposito? Scelte condivise con Pirlo, non erano nei nostri programmi. Difesa? Romagnoli, Bereszynski e Ferrari sono esperti. Ferrari sta meglio, nella difesa a tre hai tre esperti e tre giovani. Aspettiamo Ferrari e Veroli, gli infortuni incidono sulle scelte. A centrocampo Bellemo non è un playmaker. Meulensteen e Yepes sono giocatori che ricoprono quel ruolo, mentre Akinsanmiro è più dinamico e di gamba. Bellemo e Kasami sono profili simili, ma non dimentichiamo Vieira, che è un signor giocatore».