Inter News 24
·21 décembre 2024
Inter News 24
·21 décembre 2024
Andrea Zanchetta ha parlato dopo il brutto KO subito dalla sua Inter Primavera contro la Roma. Ecco la sua analisi:
APPROCCIO TIMIDO – «Non sono d’accordo perché se guardiamo l’approccio nei primi quindici minuti di gara l’inerzia era sicuramente dalla nostra parte. Abbiamo avuto diverse situazioni per essere pericolosi nella loro area. La seconda volta che loro sono venuti nella nostra area ci hanno fatto gol e poi lì è cambiata la partita. Ci siamo innervositi e non abbiamo saputo reagire bene. Nel secondo tempo abbiamo cercato di trovare quelle energie che forse avevamo poco per una serie di vicissitudini, abbiamo provato a fare bene e abbiamo fatto gol. Abbiamo messo la Roma un po’ alle corde ma poi abbiamo preso il terzo gol ed è stata dura riprenderci».
RIGORI SBAGLIATI – «Il rigore bisogna allenarlo. Bisogna allenarsi a calciarli. Berenbruch ha fatto una buona partita e ci aspettiamo ancora molto e ancora di più da lui, come da tutti gli altri. Non mi focalizzo sulla prestazione del singolo ma della squadra e abbiamo giocatori importanti. In questo momento abbiamo bisogno di recuperare giocatori così da avere alternative perché in quest’ultimo periodo abbiamo giocato tantissimo e abbiamo fatto fatica in quel senso»
ROMA – «La Roma è forte, ha qualità ed è una squadra organizzata e allenata bene. Sicuramente starà in cima fino alla fine. Poi ogni squadra va analizzata in base ai momenti, ci sono sempre momenti negativi e positivi e anche loro hanno avuto il suo mese in cui non sono stati brillantissimi quindi bisogna vedere in che condizioni si arriva alla fine. Al di là di questo a noi interessa il nostro percorso e non facciamo la corsa sulle altre. Non pensiamo troppo al risultato finale, abbiamo altri obiettivi che speriamo possano conciliare con i risultati ovviamente, ma i nostri obiettivi sono altri»
PAUSA – «Pausa è una parola grossa. Diciamo mini pausa, poi abbiamo visto il calendario: tra gennaio e febbraio si riparte subito. Però i ragazzi hanno l’età per spingere e andare. Dobbiamo solo continuare a lavorare con l’entusiasmo e la voglia che ci hanno portati fino a qua»