DirettaCalcioMercato
·31 Maret 2025
Barcellona, parla Pedri: “I paragoni con Iniesta e Xavi mi fanno piacere. Pallone d’Oro? A Yamal o Raphinha”

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·31 Maret 2025
Intervistato ai microfoni del canale spagnolo TV3 Pedri si è espresso su diversi temi: dai paragoni con Xavi e Iniesta al Pallone d’Oro.
Come detto anche dal suo stesso allenatore: “Pedri è il miglior centrocampista al mondo in questo momento“. Un attestato di quanto il classe ’02 stia impattando in maniera positiva sulla grandiosa stagione dei Blaugrana. Sotto la guida di Hans Flick lo spagnolo è rinato, lasciandosi alle spalle gli infortuni e arrivando a livelli forse mai visti prima. In una lunga intervista rilasciata al canale spagnolo TV3 Pedri ha parlato del rapporto con il tecnico tedesco e non solo. Ecco le sue dichiarazioni.
MARGINI DI MIGLIORAMENTO PERSONALE: “Molto bello che mi riconoscano stia performando bene, però vorrei concentrarmi su come migliorare ancora. Ho soltanto 22 anni e margini di miglioramento, come dice il mister. Potrei perdere meno palloni, segnare più gol, scegliere meglio la gestione del ritmo. Ho vissuto tutte le situazioni. Prima elogi, poi critiche e adesso di nuovo elogi. Sono le due facce della medaglia. Mi dicevano fossi fragile come il cristallo, che mi infortunassi molto… quando ti criticano molto ti viene voglia di dare di più e tappare le bocche che parlano così di te. Era da tempo che volevo divertirmi come adesso“.
I PARAGONI CON XAVI E INIESTA: “Apprezzo parecchio che mi paragonino a Xavi e Iniesta, coloro per i quali impazzivo da piccolo, insieme a Busquets. Tuttavia, sono giocatori che hanno segnato un’epoca e vinto molti titoli. Mi manca ancora tanto per diventare qualcosa di ciò che sono stati loro“.
PALLONE D’ORO: “Qualcosa che non mi riguarda da vicino perché, a parte poche eccezioni come quella di Rodri, è un premio dedicato a chi registra ottime statistiche, come i goleador. Mi piacerebbe lo vincesse uno tra Lamine Yamal e Raphinha che hanno buoni numeri e fanno la differenza. Io sarei contento se vincessimo dei titoli”.
HANS FLICK: “Ha tutto il merito di ciò che sta succedendo. Ha imposto uno stile di gioco diverso da quello dell’anno scorso, soprattutto per ciò che riguarda la linea difensiva e la pressione in avanti. Ha saputo trasmettere alla squadra la sua maniera di competere”.
TROFEI: “Non vincere dei titoli non sarebbe un fallimento visto il percorso che ci ha diretti fin qui, perché lo abbiamo intrapreso molto bene finora. Però chiaramente ci farebbe male”.