Calcionews24
·25 Desember 2024
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Il meglio dell’anno in una serie di frasi. Tra previsioni azzeccate, sbagliate, ricordi e polemiche. Ecco il mese di luglio.
Arrigo Sacchi: «Alcuni stanno tracciando una strada, attraverso il gioco: Gasperini, Sarri, Italiano, De Zerbi. Ma il problema è alla base. Servono allenatori che guardano al futuro. Serve formare i maestri, soprattutto nei settori giovanili, nelle scuole calcio. Altrimenti succede come l’altra sera: professionisti strapagati che non sanno cosa fare col pallone tra i piedi».Giovanni Malagò: «Solo in questo sport esiste una legge non scritta, che poi è il prezzo da pagare quando una disciplina è così popolare. In caso di disfatta la responsabilità non è solo di chi va in campo ma anche dei dirigenti».Emanuele Giaccherini: «Vedere la Spagna in finale mi fa pensare alle nostre sfide. Soprattutto a quella del 2016, quando interrompemmo la loro egemonia e vendicammo la sconfitta di quattro anni prima in finale. Passano le generazioni, ma la Spagna trova sempre dei campioni. Adesso ha Yamal. Nico Williams, Rodri…»Andrea Stramaccioni: «L’Inter partirà davanti per solidità, forza e continuità del progetto. Escluse Atalanta e Roma, le rivali hanno tutte cambiato guida tecnica: questo porta entusiasmo ma spesso richiede anche tempi di rodaggio…».Cesare Prandelli: «L’anti-Inter sarà l’Atalanta di Gasperini, che può e deve sognare in grande. Inzaghi parte favorito, del resto ha stravinto l’ultimo campionato con tre mesi d’anticipo. Tutte le altre rivali dovranno lavorare molto per avvicinarsi ai nerazzurri»Adriano Galliani: «Colpani? Non dico né che si muoverà né che non si muoverà. Faccio mercato da 50anni, quello che non capita in un mese, succede in un minuto. Ho preso Luca Marrone alle 20.00 e 45 secondi dell’ultimo giorno di mercato e fu decisivo con un gol nella finale playoff. Izzo è arrivato alle 19.58 dell’ultimo giorno di trattative e si è comportato benissimo. Posso dire che per Colpani non c’è nessuna trattativa in corso, poi cosa succederà non lo so».Fabio Cannavaro: «Il Milan sta portando un concetto internazionale da noi ancora poco diffuso: comprare buoni giocatori per rivalutarli, venderli e autofinanziarsi. Soprattutto gli americani fanno così. Fonseca viene da una scuola importante, ha un bel sistema di gioco ma nella Roma non ha chiuso benissimo. Sono curioso. Anche perché Pioli ha lasciato un’eredità importante».Antonio Benarrivo: «Fonseca si è fatto un nome in giro per l’Europa, in Italia alla guida della Roma non aveva incantato, ma ora ha una grande opportunità. Morata è un gran bel centravanti, lo ha appena dimostrato all’Europeo. Ma sono convinto che la forza del Milan sia sugli esterni: se Pulisic e Leao ingranano, allora i rossoneri possono infastidire l’Inter. Certo, la difesa va un po’ sistemata, ma credo che qualche intervento di mercato lo faranno».Marco Branca: «Thuram lo conosco un po’ meno: mi sembra soprattutto un uomo di fatica. Douglas Luiz ha forza, coraggio, qualità tecniche. E Koopmeiners è molto bravo: molto. Sarebbe un cervello non indifferente per il controcampo».Luca Toni: «Non so se saranno 30, 25 o 20 i gol di Dusan il prossimo anno. Ma senz’altro Thiago Motta aiuterà Vlahovic a giocare maggiormente con la squadra. Al di là delle reti, che Vlahovic ha sempre segnato, sono convinto che il serbo sarà più centrale nel gioco della Juve. Motta è un allenatore che fa giocare bene il centravanti, lo fa legare con la squadra».Gigi Maifredi: «Ci vuole un coraggio grande così ad arrivare dopo Motta. E Italiano lo ha dimostrato. Poi, sa, il suo primo garante è Sartori, un fuoriclasse: lo dice la storia, mica io. Lo scorso anno vide la squadra a fine agosto e capì che mancava un pezzo importante nel sistema: e prese Freuler. Un genio: con la sua tutela, Italiano dovrà ridimostrare di avere qualità».Samuele Ricci: «Io sono dell’opinione che il Toro merita di lottare per l’Europa. È vero, negli ultimi anni l’abbiamo sempre sfiorata ma, secondo me, basterebbe qualcosina in più da parte di tutti, in primis da parte di noi calciatori. Ad esempio, un anno fa potevamo fare molto di più avendo perso tantissimi punti per strada».