Calcionews24
·18 Mei 2025
Conte: «Siamo vicini, abbiamo l’osso in bocca e non vogliamo mollare; vincere lo Scudetto a Napoli sarebbe…»

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·18 Mei 2025
Antonio Conte ha parlato ai microfoni di DAZN dopo il pareggio del Napoli contro il Parma. Di seguito le sue parole
ULTIMO PASSO – «Siamo vicini, però ancora quel passo lo dobbiamo fare, l’ultimo passo, e lo facciamo in casa nostra, con il supporto dei nostri tifosi. È un campionato veramente molto difficile. Noi quello che volevamo fare, come dicevo prima, è dare fastidio fino alla fine. Adesso abbiamo un piccolo passo da fare. Siamo stati lì tanto in testa alla classifica, nonostante, ripeto, un’annata piena di grandi difficoltà, sotto tutti i punti di vista. Anche lì non ci siamo mai lamentati, siamo andati avanti. Stiamo lì a un passo per fare qualcosa di immaginabile e storico per Napoli, perché sappiamo benissimo, come ho detto prima, vincere a Napoli sicuramente è diverso rispetto ad altre piazze dove sono abituati a collezionare gli scudetti o comunque le coppe».
REINVENTARE LA SQUADRA PER GLI INFORTUNI – «Il problema è che con noi tutto passa in secondo piano. Sembra tutto normale. Oggi mancava l’Obotka. Menomale che stiamo finendo perché stiamo perdendo tutti i pezzi. Nonostante questo continuiamo a stare lì, a combattere, in testa alla classifica. A inventarci qualcosa. Sì, inventarci perché hai visto benissimo. Anche oggi eravamo in panchina, non è che avessimo chissà quanti giocatori. Merito, ripeto, di questi ragazzi che comunque ci mettono un’anima, il cuore, oltre a metterci le gambe. Io mi auguro veramente di riuscire a festeggiare questo scudetto perché sarebbe qualcosa di bello. Io per le energie che ho spese a livello fisico…».
FINALE DI STAGIONE – «La seconda parte della stagione noi siamo andati sottraendo giocatori alla rossa. Cambiando modulo, cambiando delle situazioni. Come dicevo, sicuramente quell’anno di fermo mi ha permesso di provare tante situazioni. Anche il fatto di avere la possibilità di lavorare sette giorni, quando volevo mettere qualcosa di nuovo, potevo farlo. Non sarebbe accaduto se avessimo giocato ogni tre giorni. D’altro canto, questa è una rosa che sta arrivando veramente all’osso. Ringrazio i ragazzi perché si fanno sempre trovare pronti. Dovremmo cercare fino alla fine perché abbiamo l’osso in bocca e non lo dobbiamo mollare».
VINCERE LO SCUDETTO A NAPOLI – «Sicuramente mi ripagherebbe di tutto quello che ci ho messo quest’anno. Credimi, quest’anno ci ho messo veramente tutto. Non sono andato oltre. So anche di essere molto stanco, di arrivare giusto giusto alla fine del campionato. Napoli è una piazza bellissima, c’è passione, c’è entusiasmo. Al tempo stesso c’è una richiesta, una domanda sempre molto alta. A volte molto più alta delle reali possibilità di cui si può andare e lottare. Io sento una tantissima responsabilità, l’ho sentita dall’inizio. Poi man mano che siamo andati avanti è mentale questa responsabilità perché abbiamo iniziato a capire che potevamo stare in testa della classifica e arrivare fino alla fine».
ESPULSIONE – «Mi dà fastidio perché lavori tutto l’anno per arrivare a giocarti una partita decisiva. Confido nello staff, in tutti quelli che faremo, in questi ragazzi e soprattutto nel pubblico, nel Maradona. Sicuramente mi ha fatto nervosire un pochettino l’aspetto del gioco di oggi. C’è stata molta ostruzione. Vengo dal calcio inglese. Nel calcio inglese non ci sono tutte queste situazioni. Si ferma, crampi, poi di nuovo finte, controfinte. Su questo sicuramente dobbiamo migliorare. Questo mi ha dato molto fastidio e ha provocato l’espulsione».