Decreto Crescita, il calcio in attesa del voto in Senato sull’emendamento | OneFootball

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Calcio e Finanza

·29 September 2024

Decreto Crescita, il calcio in attesa del voto in Senato sull’emendamento

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Il mondo del calcio è in attesa di buone notizie da Palazzo Madama. Tra oggi e domani infatti sono previste le votazioni sugli emendamenti al decreto omnibus e in particolare sulla possibilità di riattivare i vantaggi fiscali legati al cosiddetto decreto crescita.

Forza Italia infatti ha proposto un emendamento per riattivare l’agevolazione fiscale prevista dal decreto legislativo sulla fiscalità internazionale per i contratti di lavoratori impatriati (che abbiano deciso di trasferire la loro residenza in Italia con l’impegno di risiedervi fiscalmente per almeno 4 anni) che si è fermata a quanti abbiano stipulato il contratto lavorativo entro il 31 dicembre 2023. Si tratta, tra l’altro, anche di sportivi e dunque calciatori, giocatori di basket o golf. L’emendamento degli azzurri propone di ripristinarla per il 2025, 2026 e 2027. L’agevolazione prevede che la base imponibile dei redditi di lavoro sia ridotta al 50%.


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“Ricordo ai polemisti di professione che il cosiddetto, in maniera errata, bonus calciatori è in realtà una misura per facilitare il rientro in Italia dei capitali dall’estero e riguarda tutti i professionisti. Una norma sulla quale siamo in attesa di valutazione da parte del Mef”, ha commentato il senatore di Fratelli d’Italia e relatore in Commissione Vi al decreto legge omnibus, Giorgio Salvitti.

In particolare, l’emendamento ha superato il primo scoglio, venendo dichiarato ammissibile (mentre sono stati fermati circa 240 emendamenti sugli oltre 700 inizialmente presentato). Il voto sugli emendamenti riprenderà stamattina, mentre il provvedimento è atteso in Aula al Senato lunedì pomeriggio alle 16. Il governo dovrebbe chiedere la fiducia, che verrebbe votata martedì mattina. Dopo l’ok del Senato, il provvedimento deve passare per la seconda lettura alla Camera, che ha già fissato il 2 ottobre per l’approdo in Aula considerando che dovranno essere approvati entro il prossimo 8 ottobre.

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