PianetaSerieB
·26 Januari 2025
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·26 Januari 2025
La Serie B da qualche anno a questa parte è diventata un porto sicuro per giocatori che provengono dal Nord Europa e la tendenza in questo mercato a pescare dai quei territori lo conferma. Sfruttando tale propensione, la nostra redazione ha contattato in esclusiva Alessandro Musumeci, Responsabile Scouting della MdR Sports Management e fondatore della pagina facebook “Il Calcio Nordico”.
Rumors sempre più insistenti accostano Pohjanpalo al Palermo, tanto da scatenare la contestazione dei tifosi del Venezia. Come giudichi il suo eventuale arrivo in rosanero, la scelta del giocatore di scendere in B e quella del club lagunare di rinunciare al suo bomber nel mezzo della stagione?
“Se escludiamo gli aspetti economici da questa situazione, vendere Pohjanpalo per il Venezia sarebbe una follia. Cedere il Capitano in un momento così delicato della stagione non può mai essere una buona idea. Joel è un simbolo che permette di rassicurare in qualche modo i tifosi del Venezia. Averlo ti regala speranze di salvezza ma anche l’impressione che nel Calcio esista ancora attaccamento alla maglia e alla città. Per il Palermo sarebbe ovviamente un ottimo colpo, dato che a gennaio è difficile trovare meglio del capocannoniere della stagione precedente. Nel Calcio però – come nella vita – i soldi hanno grande influenza nelle scelte che si fanno, quindi se il Venezia dovesse vendere lo farebbe per monetizzare il più possibile un giocatore oggi 30enne, mentre il ragazzo andrebbe a guadagnare sicuramente di più. A prescindere da come andrà a finire, Pohjanpalo giocherà in un ambiente stimolante e competitivo. Sarebbe un peccato deludere la tifoseria arancioneroverde, ma sono sicuro che troverebbe grande calore e affetto anche da quella rosanero”.
L’anno scorso proprio il Venezia era la squadra ad annoverare il maggior numero di nordici, ruolo adesso occupato dal Pisa, in lotta per la Serie A. I nerazzurri vantano tra le proprie fila ben 4 danesi: Abildgaard, Hojholt, Lind e Meister, oltre al norvegese Solbakken. Lind è sicuramente il giocatore che ha stupito di più, per killer instinct non manca chi lo paragona al suo allenatore, Pippo Inzaghi. Ti aspettavi la sua esplosione? Cosa pensi, invece, degli altri nordici nerazzurri?
“Dal mio punto di vista il Pisa è davvero spettacolare. Tanti calciatori del Nord Europa e tutti a loro modo interessanti. Come calciatore, Lind lo vedo piuttosto lontano da Inzaghi ma sono sicuro che stia beneficiando dei consigli del Mister. Mi aspettavo un Lind straripante dal punto di vista fisico e utile nel gioco ma non mi aspettavo di vederlo già a 5 gol. Ok, non sono tanti per il terminale offensivo della squadra seconda in classifica ma visto l’ultimo periodo al Silkeborg, ne immaginavo addirittura meno. Qualcosa come 3 reti. Ha grossi margini di miglioramento, soprattutto per quanto riguarda la finalizzazione. Non deve pensare solo al movimento giusto da fare ma anche al fatto che dopo c’è la conclusione. In Danimarca avrebbe potuto segnare il doppio dei gol evitando di spararla sul portiere senza riflettere. Per quanto riguarda gli altri, Højholt è un buon giocatore ma per me non va oltre il compitino, Abildgaard è ottimo per la categoria ma purtroppo gli infortuni ne stanno frenando la carriera da anni, Meister è impressionante fisicamente ma ancora grezzo mentre Solbakken è un giocatore affidabile che contribuirà a dare ancora più equilibrio a questa squadra. Cinque profili interessanti per la Serie B. Il Pisa lavora bene”.
Dominatore assoluto col suo Sassuolo, Thorstvedt si sta imponendo alla grande in questa cadetteria. Dopo i 6 gol dello scorso anno, il vichingo norvegese ha rinforzato il suo Mjolnir, aumentando la produzione offensiva (7 gol e 4 assist ad oggi). Merita a tuo avviso un club più importante o la pressione potrebbe giocargli brutti scherzi?
“Thorstvedt possiamo definirlo uno dei miei “pupilli”. Già ai tempi del Viking lo seguivo attentamente e speravo di vederlo in Italia. Per me Kristian ha tutto: fisico, tiro, passaggio, visione. Nonostante questo ha un grosso difetto, ovvero una certa lentezza di esecuzione. Perde un tempo che in Serie B può anche andare bene se giochi con la squadra più forte del campionato ma in Serie A, lo paghi. Lo paghi al Sassuolo, figuriamoci in un club con obiettivi diversi e meno occasioni da offrirti. Nonostante in Serie B abbia tutto per essere devastante, spero che torni rapidamente in massima serie. Volendo parlare d’Italia, va bene il Sassuolo ma anche in un’altra squadra dell’Emilia Romagna non lo vedrei affatto male”.
Altri due nordici che stanno facendo parlare di sé negli ultimi giorni sono Pyyhtia del Südtirol e Johnsen della Cremonese, entrambi a segno nel turno precedente, il primo contro il Sassuolo ed il secondo contro il Cosenza. Che apporto possono dare ai rispettivi club?
“Pyyhtiä è stato – fin qui – una bellissima sorpresa dal punto di vista realizzativo. Il ragazzo è valido e questo si sa, dopo la stagione alla Ternana ha acquisito ancora più fiducia nei suoi mezzi e lo sta dimostrando in questo suo nuovo inizio. Mi aspetto che possa apportare qualità e quantità alla sua nuova squadra ma di certo non mi aspettavo due gol ed un assist nelle sue prime due presenze! Johnsen non sta vivendo una grande stagione ma è un giocatore che può dare imprevedibilità alla squadra, soprattutto nei momenti in cui la partita è bloccata. Ha sempre segnato molto meno di quanto avrebbe potuto ma la sua forza sta soprattutto nel dare dinamismo alla manovra offensiva. La parte più importante della stagione inizia adesso e lui per primo deve essere più incisivo. Non gli concedo molti alibi perché sta a lui invertire la rotta. Ha le qualità per farlo”.Per chiudere il discorso parliamo di un tuo idolo calcistico, che anni fa ha dato il nome alla tua pagina, Birkir Bjarnason. L’islandese, 37 anni a maggio, quando chiamato in causa dal Brescia ha sempre risposto presente: in relazione ai minuti giocati 4 gol, 1 assist e ottime prestazioni sono un buon bottino. Da dove deriva la “passione” che nutri per lui?
“Bjarnason è uno di quei pochi calciatori che permette di mantenere ancora intensa la mia passione per questo sport. Il mio calciatore ideale parla poco fuori dal campo, lavora duramente in allenamento, non si risparmia sul terreno di gioco e mette la sua Nazionale davanti a tutto il resto. Se ci pensi, ecco che viene fuori l’identikit di Bjarnason. Per intenderci, in questo momento uno dei miei preferiti è Frendrup, ragazzo che avete potuto vedere in B un paio di anni fa. La pagina nacque all’epoca dell’indimenticabile periodo d’oro dell’Islanda e delle polemiche dei tifosi del Pescara che prima di uno spareggio contro il Bologna per salire in Serie A, persero il loro giocatore più forte per decisione della federazione islandese che si mostrò inflessibile nel chiamare Birkir in Nazionale. Da quel momento nacquero siparietti divertenti, con i tifosi pescaresi che invasero letteralmente la pagina facebook della federazione con frasi ironiche tendenti all’insulto ma assolutamente divertenti e goliardiche. La federazione islandese decise addirittura di oscurare la sua pagina per gli utenti presenti nel territorio italiano. Ho avuto la possibilità di conoscere ed intervistare Bjarnason e posso dirvi che ha confermato tutto quello che pensavo di lui. Umile, interessante, deciso sui temi importanti, educato e molto disponibile. Semplicemente il migliore”.