PianetaChampions
·18 Januari 2025
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Dan Sucu, che da qualche settimana è diventata la figura di riferimento del vertice societario genoano, ha rilasciato una interessante intervista a Il Sole 24 Ore. Riprendiamo le sue parole da TMW:
“Genoa e il calcio, un nuovo ponte tra le economie di Romania e Italia. Ci sono almeno altri 20 grandi investitori privati pronti a investire al mio fianco, se glielo chiedessi. Lo sport resta il core business. Attorno al campo e ai risultati, tuttavia, dobbiamo progressivamente potenziare l’azienda Genoa, destinata a diventare il club guida di una nuova multi-club ownership che avrà subito un alleato nel Rapid Bucarest e che in futuro avrà legami con altre realtà dell’Europa, anche all’Est.
A Bucarest abbiamo uno stadio da 15mila posti, un po’ piccolo, ma nuovo ed efficiente, da poco realizzato dal Comune. Qui a Genova dobbiamo lavorare per migliorare lo stadio. Anche se ho già intuito come la burocrazia, ancora più che in Romania, possa rappresentare un freno per questo genere di operazioni.
Chi l’ha detto che per fare calcio a certi livelli si devono perdere soldi? Noi dobbiamo perseguire l’efficienza e attraverso l’efficienza raggiungere obiettivi sportivi sempre più ambiziosi. Il mio calcio si basa su questi principi. E dalla fiducia che ripongo negli attuali dirigenti del club e in quelli sportivi che sono arrivati con me, come l’ex campione Razvan Rat. Ecco, con i tifosi prendo questo impegno: metteremo serietà e competenza a servizio del futuro del Genoa”.