Inter Milan
·8 Maret 2025
L'Inter va sotto e poi rimonta: 3-2 al Monza

Inter Milan
·8 Maret 2025
Rimettere le cose a posto. Vederle dal lato giusto, con la luce preferita, quella che colora di nerazzurro i pensieri e le speranze di un intero popolo. No, non ci sono passaggi facili, in questo stretto e lunghissimo tunnel fatto di partite, avversari, impegni. Il viaggio è complicato, e lo sanno tutti. Per questo, quando il pallone crossato da Carlos Augusto e conteso da Lautaro Martinez, poi toccato da Kyriakopoulos, tutto lo stadio l'ha spinto. Nemmeno Turati, portiere col mantello di Superman, è riuscito a negare questa voglia matta di vittoria: questione di centimetri, forse millimetri, che hanno raddrizzato definitivamente una partita inizialmente senza senso, che l'Inter stava perdendo 2-0. Una famiglia, fratelli e sorelle nerazzurre pronti ad aiutarsi, a sostenersi l'un l'altro. Fin da ore prima del calcio d'inizio, fin dall'accoglienza al bus della squadra. E poi dentro, in campo, nelle pieghe di un match che pareva irrimediabilmente storto. Il gol annullato a Lautaro, la rete di Birindelli, il raddoppio di Keita Balde. Dopo 44 minuti Monza avanti di due gol a San Siro. Stadio attonito, ma consapevole: impossibile mollare. E allora tutti su, giocatori, panchina, tifosi. Il gol di Arnautovic a chiudere il primo tempo, a dare la direzione. E poi una ripresa giocata in una sola metà campo, lancia in resta, tutti insieme. L'urlo al gol di Calhanoglu da raccontare agli amici, il sollievo al 77' quando l'arbitro Zufferli, grazie alla goal line technology, assegna il 3-2. Missione compiuta, il mondo nerazzurro, a pochi minuti dal 117° compleanno del Club, torna in equilibrio. E la notte di Milano torna ad avere i colori giusti, quelli che hanno ispirato i nostri fondatori, il 9 marzo 1908.
"Partiti!". Avrebbe incominciato così la sua telecronaca Bruno Pizzul, ricordato da tutto il mondo dello sport pochi giorni fa. Sembra di sentirla, la sua voce, che accompagna i primi minuti di un match che l'Inter prova ad azzannare. Arnautovic, Calhanoglu, Barella: tanti movimenti, scambi di pallone e posizione, per una partita giocata a senso unico, senza però un vero e proprio dominatore. Perché l'Inter giostra, ma non riesce ad affondare. Turati, poi, inizia il suo show personale, negando il vantaggio ad Arnautovic. Poi capitola, sulla ribattuta di Lautaro in area su sviluppi di corner, ma il gol viene annullato dal VAR per un tocco di mano del capitano nerazzurro al momento del controllo. Proprio alla metà del primo tempo, quando l'Inter decide di accelerare in maniera netta, si ha la sensazione di aspettare il gol come cosa naturale. Invece la via della porta la trova il Monza, al 32', con Birindelli, lanciato in campo aperto da un tacco di Dany Mota. La reazione è ovviamente furiossa, Dumfries e Bastoni vanno vicino al pari. Al 44', un'azione personale di Keita Baldé conclusa con un destro all'incrocio, però, destabilizza San Siro: 0-2. Una montagna da scalare. L'Inter sa che non può attendere, non c'è spazio per lasciare passare tempo prima di iniziare a raddrizzare il match. Due minuti e San Siro ruggisce: Mkhitaryan serve Dumfries sul secondo palo, sponda di testa e Arnautovic in tuffo batte Turati da due passi! Un boato, che serve a dare una direzione alla ripresa. Carlos Augusto e Bisseck sono le mosse di Inzaghi, l'avvio dei nerazzurri è oltre che feroce. Si gioca a una porta sola, a volte con un pizzico di imprecisione e frenesia. Il Monza prova a guadagnare secondi preziosi, si chiude con ordine. Per scardinare la porta di Turati serve un'invenzione, una conclusione dalla distanza: il gol, meraviglioso, è di Hakan Calhanoglu. Un destro magnifico, forte e preciso nell'angolino, dopo la sponda di Bisseck al limite. Il boato è mostruoso, l'esultanza si mischia con la voglia ancora più forte di andare a vincere il match. Inizia la corsa contro il tempo, meno di mezz'ora per trovare il gol partita. I cambi spezzettano il match, Zielinski entra e poi deve lasciare il campo dopo due minuti per un infortunio. L'Inter va all-in, con Correa e Thuram a supporto di Lautaro. Tutti in avanti, caccia disperata al gol che arriva al 77'. Carlos crossa dalla sinistra, Lautaro di volontà va sul pallone, Kyriakopoulos lo anticipa e manda nella sua porta. C'è un attimo di incertezza, poi l'arbitro indica il gol e San Siro può impazzire di gioia. Dentro a questa partita matta c'è tempo ancora per un palo di Thuram, per i recuperi e le giocate a tutto campo di un capitan Lautaro commovente, per i sospiri in fondo ai cinque minuti di recupero.
Marcatore: 32' Birindelli (M), 44' Keita Balde (M), 46' pt Arnautovic (I), 64' Calhanoglu (I). 77' aut. Kyriakopoulos (M)
INTER (3-5-2): 13 Martinez; 28 Pavard (31 Bisseck 46'), 6 De Vrij (30 Carlos Augusto 46'), 15 Acerbi; 2 Dumfries, 23 Barella, 20 Calhanoglu, 22 Mkhitaryan ( 7 Zielinski 70'; 11 Correa 73'), 95 Bastoni; 10 Lautaro, 8 Arnautovic (9 Thuram 70') A disposizione: 1 Sommer, 12 Di Gennaro, 16 Frattesi, 21 Asllani, 50 Aidoo, 58 Cocchi, 99 Taremi. Allenatore: Simone Inzaghi.
MONZA (3-5-2): 30 Turati; 13 Pedro Pereira, 4 Izzo (2 Brorsson 87'), 33 D'Ambrosio; 19 Birindelli (80 Vignato 87'), 18 Zeroli, 42 Bianco, 11 Castrovilli (3 Lekovic 66'), 77 Kyriakopoulos; 47 Dany Mota (35 Ganvoula 66'), 17 Keita Balde (10 Caprari 76'). A disposizione: 21 Pizzignacco, 69 Mazza, 8 Urbanski, 20 Forson, 22 Palacios, 32 Pessina, 37 Petagna, 55 Martins, 57 Colombo. Allenatore: Alessandro Nesta.
Ammonito: Izzo (M) Recupero: 3' - 5'.
Arbitro: Zufferli. Assistenti: Berti, Cipressa. Quarto ufficiale: Cosso. VAR: Gariglio. Assistente VAR: Meraviglia.
SQUALIFICATI Inter: - Monza: -
DIFFIDATI Inter: Barella, Bastoni, Mkhitaryan Monza: Carboni, Kyriakopoulos
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