Calcionews24
·23 September 2024
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Finisce con il pari di Stones nel finale Manchester City-Arsenal, sfida di cartello dell’ultimo turno di Premier League. A fine partita però, invece del sollievo per un pari raggiunto allo scadere, in casa Citizens serpeggia la frustrazione e volano accuse contro l’Arsenal. Le prime pagine dei giornali inglesi giocano sulle parole Mad (pazzo di rabbia ndr), dirty e time-wasting: scorretti e perditempo. Di seguito le parole a fine gara a caldo di Bernardo Silva, Stones e Guardiola, che dei tre è il più calmo.
BERNARDO SILVA – «C’era solo una squadra che è venuta a giocare a calcio. L’altra è venuta a giocare ai limiti di ciò che era possibile fare e consentito dall’arbitro, sfortunatamente. La differenza tra la rivalità del City con l’Arsenal e con il Liverpool? Non lo so. Forse il Liverpool ha già vinto una Premier League, l’Arsenal no. Il Liverpool ha vinto una Champions League, l’Arsenal no. Il Liverpool ci ha sempre affrontato faccia a faccia per cercare di vincere le partite, quindi da questa prospettiva le partite contro l’Arsenal non sono state come quelle che abbiamo avuto e abbiamo contro il Liverpool. Quindi sì, forse una rivalità diversa».
STONES – «L’Arsenal padroneggia le arti oscure del calcio. Lo fanno da qualche anno, e sappiamo che dobbiamo aspettarcelo. Puoi chiamarlo intelligente o sporco, ma è la stessa cosa. Interrompono il gioco e ovviamente sconvolgono il ritmo per tutti. Lo usano a loro vantaggio e penso che l’abbiamo gestito molto bene. Non è facile quando succedono queste cose, prendere slancio. Quei piccoli intoppi fermano il ritmo, e penso che ce la siamo cavata molto bene. Hanno fermato il gioco, hanno usato un lato del calcio che non molte squadre fanno, rendendo le cose difficili, rallentando. In quei momenti abbiamo dovuto controllare le nostre emozioni, e ho avuto la sensazione che ci siamo riusciti, ed è stata una bella battaglia: tanti contrasti, alcune decisioni stupide».
GUARDIOLA – «Perdite di tempo? Forse avrei fatto lo stesso essendo in dieci. Bisogna chiedere a Mikel quale fosse la tattica. Sono stati bravi con i lanci lunghi su Kai Havertz che è così forte e loro andiamo per le seconde palle. Alla fine abbiamo avuto pazienza, abbiamo avuto le occasioni e abbiamo segnato. Questo è tutto».