Mantova, Possanzini: “Non c’è nervosismo nel gruppo, mi interessa il bene della squadra. Cerchiamo il ruolo di Paoletti” | OneFootball

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·14 Februari 2025

Mantova, Possanzini: “Non c’è nervosismo nel gruppo, mi interessa il bene della squadra. Cerchiamo il ruolo di Paoletti”

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L’allenatore del Mantova Davide Possanzini è intervenuto nella conferenza stampa prima della partita contro il Palermo.

Ecco le sue parole, riportate da Mantovauno.it e Tuttomercatoweb.com:


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“Abbiamo passato una settimana tranquilla, abbiamo cercato di analizzare le cose che contro il Sassuolo hanno determinato un risultato negativo. Secondo me ci sono state anche tante cose positive. E’ normale che ci sia stata delusione e amarezza ma la squadra tutto sommato ha lavorato con tanta tranquillità, abbiamo lavorato con intensità. Il Palermo è forte, era partito con obiettivi diversi rispetto alla posizione in cui si trova. Si sono rinforzati ulteriormente a gennaio e andiamo in uno stadio molto bello e caloroso. Dobbiamo cercare di mettere via alcune paure, abbandonarle e andare là a fare la nostra partita perché abbiamo le nostre carte da giocare.

La squadra sta bene, ovvio che se perdi due partite il contraccolpo ce l’hai sempre. E’ una cosa normalissima perché viviamo di emozioni. Però la squadra è consapevole di ciò che ha fatto all’interno di queste due partite, tutti hanno lavorato con molta responsabilità e molto impegno, cercando di limare le cose che non vanno bene e alzare ulteriormente il livello.

Per noi è un malus, i tifosi ci sono sempre stati vicini anche in trasferta, abbiamo sentito il sostegno. Normale che quando non c’è hai un uomo in meno. Mi dispiace molto. Immagino che i tifosi verranno comunque giù e questo ci fa molto piacere e ci rende ancora più responsabili sapere che tante persone fanno sacrifici per seguire la squadra. Per quanto mi riguarda, penso che sarebbe stato più facile controllare i tifosi dentro uno spicchio di curva anziché in giro per la città.

Ci tengo a precisare che non c’è nervosismo all’interno del gruppo. Normale che di fronte a una sconfitta non si sia mai tranquilli. Il mio non era un attacco a nessuno, ognuno può e deve esprimere la propria idea. Se mi espongo è perché so che a ogni mia dichiarazione ci possono essere critiche negative, critiche positive, c’è chi non mi può vedere, chi sì. A me quello che interessa è il bene del Mantova.

Certi risultati sono un’arma a doppio taglio, nel senso che ognuno dei giocatori è diverso per come percepisce e assorbe quello che succede durante la partita. C’è il giocatore che viene toccato nell’orgoglio perché caratterialmente è così e quindi dà quel qualcosa in più e c’è il giocatore che magari potrebbe soffrire tra virgolette degli umori della piazza. Però il Palermo è una squadra forte, il pareggio con lo Spezia è arrivato come è arrivato e se posso fare una battuta, noi siamo stati raggiunti dallo Spezia all’ultimo minuto e la partita dopo in casa abbiamo perso. Spero che vada così. Però il Palermo è una squadra che rispettiamo davvero tanto, sono arrivati dei giocatori in gennaio fortissimi. Però non sempre il più forte sulla carta vince.

Ognuno può dire quello che pensa e lo rispetto, io non mi reputo una persona intransigente. Può sembrare così per come vedo il calcio io, ma è tutto il contrario. Stiamo lavorando affinché ogni giocatore abbia più conoscenze possibili, per giocare in una determinata maniera o in un’altra, il percorso è così, non è che si impara tutto subito. Sono intransigente sul fatto che il giocatore deve dare sempre tutto, sul resto invece sono aperto a tutto.

Paoletti si sta inserendo sempre meglio con il gruppo, ha cominciato a capire le cose che gli chiediamo. Nelle varie partitelle sto cercando di cambiargli il compagno vicino per interagire, perché le interazioni in campo cambiano. Stiamo cercando anche una collocazione precisa perché è un giocatore molto duttile, ha fatto tanti gol in passato, ha fatto il terzino, il mediano, l’esterno… a livello fisico sta andando avanti, è disponibile, viene con noi, vediamo.”

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