
Zerocinquantuno
·20 April 2025
Non coniglietti ma Orsolini pasquali: una magia del numero 7 stronca l’Inter al 94′, il Bologna trionfa 1-0 e torna in zona Champions

Zerocinquantuno
·20 April 2025
Per la quinta volta nella storia della Serie A il Bologna e l’Inter si affrontano nel giorno di Pasqua, sempre sotto le Due Torri, ed è un’altra sfida che vale tantissimo per entrambe le squadre: l’Europa da una parte, lo scudetto dall’altra. In un Dall’Ara gremito nonostante il giorno di festa (31.978 spettatori, record stagionale), Italiano prosegue nel solco del 4-2-3-1, e senza Skorupski, Calabria, Casale e Ferguson si affida alla collaudata coppia Beukema-Lucumí in difesa, al tandem svizzero Aebischer-Freuler a centrocampo e ad un terzetto formato da Ndoye, Odgaard e Dominguez (preferito a Orsolini) alle spalle dell’unica punta Dallinga, viste le non perfette condizioni di Castro. Sul versante opposto Inzaghi, reduce dall’accesso alle semifinali di Champions League e orfano di Dumfries, Zielinski e soprattutto Thuram, si affida pressoché in toto ai titolarissimi all’interno del suo collaudato 3-5-2: Acerbi a guidare la retroguardia, Calhanoglu in cabina di regia affiancato da Barella e Mkhitaryan, e davanti gli argentini Lautaro Martinez e Correa. Sono gli ospiti a partire meglio, e al 3′ Lautaro sfrutta una punizione battuta rapidamente da Calhanoglu per arrivare in zona Ravaglia, che smanaccia in corner il suo ‘cucchiaio’. Dalla bandierina va lo stesso Calhanoglu e il più lesto ad avventarsi sul pallone è Carlos Augusto, che di testa non va lontano dal palo. I padroni di casa, comunque vivaci, battono il primo vero colpo solo al 17′, quando Ndoye conclude a lato dal limite col mancino dopo un bello spunto personale. Dieci minuti più tardi è invece Aebischer a cercare la porta tramite una rasoiata dalla distanza su appoggio proprio di Ndoye, ma il loro connazionale Sommer fa buona guardia. Dan è in grande spolvero, e al 28′ salta secco Acerbi arrivando sul fondo e servendo a rimorchio Dallinga, il cui destro a porta quasi sguarnita viene salvato da Pavard, che esulta come se avesse segnato. Superato lo spavento, i nerazzurri provano ad accelerare, e al 31′ serve una tempestiva scivolata di Holm per chiudere in area su Carlos Augusto, mentre al 34′ Bastoni inzucca alto un preciso calcio d’angolo del solito Calhanoglu. Non ci sono altre occasioni da segnalare, e lo 0-0 con cui si va al riposo fotografa bene l’andamento di un match combattuto ed equilibrato. La ripresa comincia in modo identico, ma si alza l’asticella del nervosismo: al 5′ i rossoblù si lamentano per una trattenuta in area di Bastoni su Dallinga, al 12′ Italiano e Farris, vice di Inzaghi, vengono a contatto in zona panchine e un intransigente arbitro Colombo li espelle entrambi, e in seguito vengono ammoniti Ndoye (proteste) e Bastoni (fallo proprio sull’elvetico). Il punteggio non si sblocca, spazio allora ai primi cambi: Dimarco, Frattesi e Taremi per Bastoni, Mkhitaryan e Correa sul fronte milanese, Orsolini, Cambiaghi e Castro per Dominguez, Ndoye e Dallinga su quello felsineo. Un brivido enorme al 38′: rimessa laterale di Dimarco, duello aereo tra Ravaglia e Lautaro e palla sul palo, poi incredibile salvataggio di Miranda sulla linea (tiro di Taremi) e altro mezzo miracolo di Ravaglia su Lautaro, che però aveva commesso fallo sul portiere. L’Inter, in buona sostanza, finisce lì, di contro il BFC (con in campo anche Fabbian e Moro) non smette di credere a qualcosa di più di un pareggio che già sarebbe prezioso e meritato. Le iniziative sulle fasce abbondano e i cross piovono copiosi: al 41′ sinistro di Miranda murato da Dimarco e incornata di Cambiaghi fuori bersaglio, e al 45′ polverone davanti a Sommer senza che né Fabbian né altri riescano a trovare il pertugio vincente. Si entra dunque nel recupero, inizialmente di quattro minuti, e proprio al 49′ Miranda si incarica di una rimessa laterale sull’out mancino: la gittata è lunga, il neo entrato Bisseck prolunga il traversone verso il secondo palo, Orsolini si stacca dalla marcatura di Dimarco e con una spettacolare rovesciata insacca la sfera là dove Sommer non può arrivare. È 1-0, è tripudio rossoblù, è delirio al Dall’Ara! Il recupero, vista l’esultanza, si dilata sino al 52′, ma il Bologna fa ottima guardia sulle ultime avanzate nerazzurre e si conquista una vittoria di prestigio e importanza capitali. La commozione si mescola all’euforia per chi ha nel cuore questi colori, ma al di là dell’aspetto emotivo vanno sottolineati il coraggio, la forza e la qualità di una squadra che non muore mai, in barba agli eterni scettici, e non smette mai di stupire: in attesa delle altre gare, Italiano e i suoi ragazzi sono di nuovo quarto posto. Signore e signori, è un Bologna gigantesco. E adesso sì, buona Pasqua a tutti!
BOLOGNA-INTER 1-0
BOLOGNA (4-2-3-1): Ravaglia; Holm, Beukema, Lucumí, Miranda; Freuler, Aebischer (43′ st Moro); Ndoye (31′ st Cambiaghi), Odgaard (44′ st Fabbian), Dominguez (25′ st Orsolini); Dallinga (31′ st Castro). A disp.: Bagnolini, Skorupski, De Silvestri, Erlic, Lykogiannis, El Azzouzi, Pobega, Castro, Pedrola. All.: Italiano
INTER (3-5-2): Sommer; Pavard, Acerbi, Bastoni (19′ st Dimarco); Darmian (43′ st Bisseck), Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan (20′ st Frattesi), C. Augusto; Correa (24′ st Taremi), L. Martinez L. (43′ st Arnautovic). A disp.: Di Gennaro, Martinez J., Cocchi, De Vrij, Zalewski, Asllani, Berenbruch. All.: Inzaghi