Inter-News.it
·7 Januari 2025
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Nota tattica, una rubrica che mira a sottolineare un dettaglio, in positivo o in negativo, dell’ultima partita dell’Inter. Dopo Inter-Milan parliamo di un problema con un modulo difensivo.
SERATA DIFFICILE – L’Inter nella finale di Supercoppa contro il Milan ha vissuto una serata difficile, piena di errori. Forzati fin dal primo minuto, a causa delle contromisure prese da Conceicao per limitare il gioco di Inzaghi. Oltre al pressing alto dei primi minuti si è vista una strutturazione precisa in fase difensiva. Che va sottolineata, perché non è la prima volta che l’Inter si trova a sbatterci contro.
IMPOSTAZIONE DIFENSIVA – Per contenere la manovra dell’Inter il Milan si è schierato con un 5-4-1. Un modulo interpretato in chiave di totale copertura, con Jimenez che si aggiungeva alla linea dei difensori, chiamati a stare tutti bassi, Morata in copertura sul regista e i due esterni di centrocampo chiamati a intercettare alti i braccetti. Un modulo che di fatto crea una gabbia, lasciando libero solo il centrale difensivo (su cui però Morata può sempre uscire), con l’obiettivo di togliere le linee di passaggio, controllare la profondità, fare densità centrale. In modo da rallentare lo sviluppo della manovra e costringere gli avversari a trovare soluzioni estemporanee, forzate. Che siano scambi corti in spazi stretti e ben presidiati, quindi difficili e forzati, o giocate individuali. Una soluzione chiaramente difensiva, che punta ad avere il massimo della copertura. Che si affida poi alle ripartenze su palla recuperata per la creazione offensiva. Un’impostazione su cui l’Inter si è schiantata.
IMPARARE A LEGGERE – Questa idea tattica infatti l’Inter la soffre. Si è già visto in altre occasioni, in particolare contro le cosiddette piccole. La squadra fatica a leggerla e a trovare contromisure. Si fa ingabbiare, finendo spesso per alzare quanti più giocatori possibili a causa della mancanza di spazi in mezzo. Rifugiandosi così nella ricerca del lancio lungo, perdendo le consuete trame di gioco e soprattutto il controllo del pallone. Così è andata anche col Milan, che difendendosi con ordine ha guadagnato campo e fiducia. Non a caso per segnare sono servite due giocate rapide, estermporanee, che hanno sorpreso e quindi trovato le linee non formate. Un problema generale che Inzaghi deve affrontare e i giocatori devono imparare a leggere in campo.