Calcio e Finanza
·15 Maret 2025
Obiettivo sostenibilità economica in Formula 1: il ruolo del budget cap

Calcio e Finanza
·15 Maret 2025
Massimizzare le prestazioni senza sforare i limiti di spesa. Questa è la sfida imposta ai team dal regolamento finanziario della Formula 1, che impone precise restrizioni economiche per lo sviluppo delle monoposto.
Il principale obiettivo di questa normativa è quello di garantire un campionato più equilibrato, limitando le disparità tra i tema e facendo sì che la competizione si giochi soprattutto sulle capacità tecniche e strategiche di ingegneri e piloti.
Le norme finanziarie sono state introdotte nel 2021, anche se l’idea circolava da diversi anni negli ambienti del Circus e già dal 2019 è arrivato l’annuncio ufficiale, in tempo per permettere ai team di adeguarsi gradualmente.
La pandemia ha significativamente accelerato la necessità di un controllo più rigido delle finanze, a causa delle difficoltà economiche che hanno impattato fortemente i bilanci delle scuderie.
Per questo, il limite di spesa inizialmente stabilito a 175 milioni di dollari per squadra, è stato ridotto a 145 milioni nel 2020, ancora prima della sua applicazione ufficiale che era stata prevista per l’anno successivo.
La normativa ha visto una entrata a regime progressiva, delineando una riduzione del budget cap nel corso degli anni. Il tetto alla spesa è infatti sceso a 140 milioni di dollari nel 2022 e fissato a 135 milioni a partire dal 2023.
Allo stesso tempo, dal 2024 è stato introdotto un meccanismo di adeguamento alle dinamiche inflattive, che consiste in un aumento del limite in caso di crescita dei prezzi superiore al 3%.
Il budget cap è calcolato includendo al suo interno le spese direttamente legate alle prestazioni delle monoposto. Per scoprire nel dettaglio quali voci vengono considerate rilevanti ai fini della normativa:
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