Roma-Athletic Bilbao, Nico Williams: «Siamo una squadra unica, cantera e porte aperte al mondo. L’Europeo è stato un sogno e al futuro chiedo solo una cosa» | OneFootball

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·5 Maret 2025

Roma-Athletic Bilbao, Nico Williams: «Siamo una squadra unica, cantera e porte aperte al mondo. L’Europeo è stato un sogno e al futuro chiedo solo una cosa»

Gambar artikel:Roma-Athletic Bilbao, Nico Williams: «Siamo una squadra unica, cantera e porte aperte al mondo. L’Europeo è stato un sogno e al futuro chiedo solo una cosa»

Le parole di Nico Williams, attaccante spagnolo dell’Athletic Bilbao, in vista della sfida di Europa League contro la Roma

Sarà un match dagli alti contenuti tecnici quello di domani tra Roma e Athletic Bilbao per gli ottavi di Europa League. Con Filippo Maria Ricci de La Gazzetta dello Sport ne ha parlato la stella dei baschi, quel Nico Williams che ha incantato all’ultima edizione degli Europei con la maglia della Spagna, compresa la gara contro l’Italia.

L’ATHLETIC BILBAO«Una squadra unica. Un club che basa tutta la sua forza sulla cantera e che incredibilmente non è mai retrocesso. Abbiamo giocato la Champions, vinto la Copa del Rey un anno fa e competiamo sempre al massimo livello. I bambini che vengono qua sanno che la possibilità di arrivare in prima squadra è reale. È una cosa speciale, bella, che ti spinge a lottare giorno dopo giorno. E poi c’è questo senso di appartenenza, che è unico. E un’altra cosa fondamentale: l’Athletic ti forma come giocatore e anche come persona. Io sono arrivato qui a 11 anni e a Lezama (il centro tecnico, ndr) ho avuto tanti padri e tante madri, è una famiglia. Educazione, rispetto, valori: questo è l’Athletic».PORTE APERTE«Qui in Euskadi aprono le porte a tutto il mondo, si vive nel rispetto massimo, ti senti appoggiato. Si guarda la persona, non il colore della pelle o l’accento. E nel club dobbiamo tutti essere molto grati a mio fratello Iñaki, è stato lui ad aprire le porte, la sua figura è stata fondamentale».L’EUROPEO«Mi ricordo che lei mi aveva citato tre date, 12, 13 e 14 luglio. Il mio compleanno, quello di Lamine Yamal, la finale. Con Lamine sognavamo di festeggiare per tre giorni, e così è stato. Era un sogno. Si è realizzato grazie a compagni fantastici, un grandissimo capitano come Alvaro e un ct perfetto nella lettura delle partite come De la Fuente».IL GIOCATORE DELLA ROMA«Totti, impossibile non parlare di lui».COSA CHIEDE AL FUTURO«Felicità».

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