gonfialarete.com
·10 November 2024
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Ospiti avanti con il centrocampista scozzese, risponde il collega turco che ha la chance per la doppietta personale, ma il suo tiro dagli undici metri (concesso in maniera davvero machiavellica dal signor Mariani) sbatte sul montante alla destra di Meret. Si conclude in parità il big match del Meazza tra i nerazzurri di Simone Inzaghi e gli azzurri di Antonio Conte.
Arrivano di rincorsa all’appuntamento d’alta quota di novembre, Inter e Napoli, seconda contro prima (divise da un punto) nella Scala coi seggiolini tutti riempiti. La sfida tra le due compagini al Meazza rappresenta un momento cruciale e complesso per i partenopei, storicamente in difficoltà su questo campo. Anche nei momenti di grandezza, come gli anni di Maradona, le vittorie in trasferta contro l’Inter sono state rare, rendendo Milano quasi una terra proibita. La partita di stasera si colloca in un momento di svolta per entrambe le squadre: l’Inter, reduce da un’importante vittoria in Champions League, arriva con fiducia, mentre il Napoli deve riscattarsi dopo la sconfitta casalinga contro l’Atalanta. Dal punto di vista tattico, si affrontano il 3-5-2 dell’Inter e il 4-3-3 del Napoli, con diversi duelli chiave e una sfida nella gestione della manovra offensiva. La condizione mentale e la solidità rappresentano fattori decisivi per l’esito della gara. Una vittoria di una delle due avrebbe potuto avere un impatto importante sulla classifica generale e sul morale delle dirette concorrenti.
Dopo 1264 giorni dal suo addio all’Inter, Antonio Conte torna a San Siro, ma questa volta come avversario, alla guida del Napoli. Un ritorno carico di significato, considerando il percorso che ha avuto con i nerazzurri: due anni intensi di lavoro, culminati con la conquista del 19° scudetto in un contesto reso unico dal silenzio delle restrizioni per il Covid e la finale di Europa League sfumata. Un’avventura che si è conclusa con l’addio, ma che ha lasciato un segno profondo nella storia recente del club. E allora, sipario: la sfida scudetto tra Inter e Napoli non ha tradito le attese e si conclude con un pareggio 1-1. Il Napoli si porta in vantaggio al 23′ grazie a un gol di McTominay, ma l’Inter pareggia al 43′ con uno splendido tiro dalla distanza di Calhanoglu. Nella ripresa, il play turco ha l’occasione di ribaltare il risultato, ma il suo rigore viene respinto dal palo interno. Primo errore in nerazzurro. Secondo stagionale dopo quello in nazionale. Un risultato giusto alla fine, considerando che entrambe le squadre si sono confermate tra le migliori della Serie A. Il primo tempo è stato più vivace, mentre la seconda frazione è stata altrettanto equilibrata e combattuta, ma meno spettacolare, più scorbutica e sui nervi. L’ultimo sussulto arriva all’ultimo istante, quando il tiro di Simeone, subentrato a Lukaku, termina sopra la traversa. Match point azzurro sprecato, ai punti è giusto così. Superato il trittico infernale con una vittoria, un pareggio e una sconfitta: poco male. Il Napoli di Conte si tiene stretto un pareggio che significa primo posto solitario in testa alla classifica a +1 su un quartetto composto da Inter, Atalanta, Fiorentina e Lazio.
INTER (3-5-2) – Sommer 6; Pavard 6.5, Acerbi 6.5, Bastoni 6 (89′ De Vrij NG); Dumfries 6, Barella 6.5, Calhanoglu 6.5 (82′ Zielinski NG), Mkhitaryan 5.5, Dimarco 6.5 (82′ Darmian NG); Thuram 6 (82′ Taremi NG), Lautaro Martinez 5.5 (89′ Arnautovic NG). All.: Inzaghi 6.
NAPOLI (4-3-3) – Meret 5.5; Di Lorenzo 6, Rrahmani 7, Buongiorno 6.5, Olivera 6.5; Anguissa 6, Gilmour 5.5 (60′ Lobotka 6), McTominay 6.5; Politano 6 (84′ Ngonge 6), Lukaku 6 (77′ Simeone 5.5), Kvaratskhelia 6. All.: Conte 6.
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