🔵 Simeone: “Con la Fiorentina gara top. Mai lavorato come con Conte” | OneFootball

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·12 Maret 2025

🔵 Simeone: “Con la Fiorentina gara top. Mai lavorato come con Conte”

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Giovanni Simeone, attaccante del Napoli, ha rilasciato un’intervista a Radio CRC che è stata riportata da TMW.

“Secondo me è stata una delle nostre migliori partite in questa stagione a livello di gioco, possesso e occasioni da gol. Il fatto che anche Gilmour sia dentro ha aiutato molto il possesso palla e le triangolazioni. Sta aiutando molto la squadra, siamo contenti perché al netto di questa partita ci sono tante alternative che sono molto positive e quando qualcuno entra c’è qualcuno in grado di far bene”.


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Pochi gol rispetto a quanto si è costruito? “Sì lavoriamo sempre sulla fase di finalizzazione. C’è stato contro un portiere che è un top degli ultimi anni, non è facile contro uno come De Gea. Io penso che la squadra debba essere sempre così agguerrita e con questa voglia. La stagione è lunga e ci sono momenti in cui capitano tante occasioni, mentre in altri ne abbiamo avute poche e abbiamo fatto gol. Penso che quando ci sono momenti così dobbiamo rimanere tranquilli e sereni, sapere che l’importante sono i 3 punti”.

I gol di Lukaku e Raspadori? “Entrambi hanno trovato un bellissimo legame. Raspadori è un giocatore che unisce centrocampo e attacco, sta dando tanto alla squadra. Sono contento per lui, Romelu è un gran calciatore, ma Jack è un grande amico”.

In Napoli-Fiorentina sei entrato al posto di Raspadori. Nel 3-5-2 hai una preferenza su dove entrare? “Quando il mister mi cambia lo fa quasi sempre per Lukaku. Stavolta ha provato una cosa diversa, forse perché voleva qualcuno che tenesse palla e pressasse. Io sono sempre a disposizione, non ho una preferenza. Con Lukaku hai un calciatore che sa tenere palla, io sono un ragazzo che va negli spazi. Ci sono tante alternative e il mister sa capire i momenti della partita”.

Le alternative stanno rispondendo presente. “Per vincere servono più di 11 calciatori. L’abbiamo visto anche nell’anno di Spalletti. Per arrivare in alto servono 24-25 calciatori disposti a dare tutto, e ognuno deve sapere che anche se ha pochi minuti deve dare tutto”.

Anema e core sono gli ingredienti per andare avanti? “Sì, è quello che il mister ci ha trasmesso. Questa è una cosa che Napoli ha già, ma Conte ha trasmesso tanto questa cosa e i tifosi sono contenti di questa stagione”.

Cosa significa questo supporto? “Tantissimo. Una tifoseria come quella del Napoli non l’ho mai vista. Per me è una roba difficile da spiegare, ci sono dei sentimenti quando si entra allo stadio… A volte immagino chi viene a giocare contro di noi. Quanto sarà difficile per loro in una situazione come questa… c’è anche uno stadio pieno che ti sta addosso”.

Quanta carica dà per il finale una classifica così stretta? “Noi la carica ce l’abbiamo sempre. Il mister ce ne dà ogni giorno, lui quando ci propone dei video ci mette due-tre parole prima di allenarsi. Siamo sempre carichi, ma tanto anche grazie allo staff”. Venezia-Napoli? “Per me la cosa più difficile sarà trovarsi davanti uno stadio pieno, dove ci martelleranno per tutta la partita. Non è semplice giocare in quell’orario. Dobbiamo entrare carichi, non sbagliare più e non dare nessuno spazio ad altre squadre”. Conte parla di 10 finali? “Io non ho mai lavorato così tanto in vita mia. Al di là di come finirà, non dimenticherò mai come ho lavorato in questa stagione. È stato difficile da reggere, ma una volta trovato quel livello tutto diventa positivo. Non è facile da spiegare, trasformi il soffrire in una sofferenza che inizia a piacerti perché vedi risultati. Difficile correre per 9-10 chilometri in allenamento, è dura, ma alla fine vedo il lavoro”.

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