Calcio e Finanza
·5 novembre 2024
Calcio e Finanza
·5 novembre 2024
Nuovo potenziale caos all’interno della Lega calcio francese. Secondo quanto riportato dall’agenzia France-Presse, questa mattina sono state effettuate perquisizioni negli uffici dell’ente organizzatore della Ligue 1 e in quelli del fondo di investimento CVC. Un’altra perquisizione ha avuto luogo presso l’abitazione di Vincent Labrune, presidente della LFP, rieletto per un secondo mandato alla guida dell’ente lo scorso settembre.
Queste perquisizioni rientrano nell’ambito di un’inchiesta del Parquet National Financier (PNF) aperta nel febbraio 2024 su sospetti di appropriazione indebita di fondi pubblici, corruzione attiva e passiva di pubblico ufficiale e abuso d’ufficio, come confermato dalla fonte giudiziaria, a conferma di una notizia del quotidiano sportivo L’Equipe.
Il Parquet National Financier aveva aperto questa indagine a seguito di una denuncia presentata nel novembre 2023 dall’associazione AC! Anticorruption, che segnalava un possibile abuso di fondi pubblici durante la creazione della società commerciale della LFP. Questa società è stata costituita a seguito di una cessione parziale del capitale al fondo di investimento CVC Capital Partners.
L’accordo concluso nell’aprile 2022 tra la LFP e CVC frutterà complessivamente 1,5 miliardi di euro al calcio professionistico francese, a fronte di una quota del 13,04% dei suoi ricavi vitalizi destinata al fondo di investimento. Secondo L’Equipe, «durante le negoziazioni tra CVC e la LFP, era previsto che i banchieri e gli avvocati che consigliavano la LFP fossero retribuiti una volta concluso l’accordo», con una somma di 37,5 milioni di euro, come confermato dalla fonte vicina al dossier.
La stessa fonte ha anche confermato che «una parte» di questa somma (8,5 milioni di euro, destinata principalmente a Vincent Labrune) è stata versata come bonus ai dirigenti della Lega coinvolti nella negoziazione del contratto. Al momento della firma, questo accordo mirava a risollevare il calcio professionistico francese, in difficoltà dopo l’emergenza Coronavirus e il fallimento economico in Francia del gruppo audiovisivo sino-spagnolo Mediapro, che aveva rilevato i diritti tv della Ligue 1.
La LFP, che questa mattina aveva previsto un incontro con la stampa per presentare la sua campagna a favore del Bleuet de France, ha annullato la riunione. Tuttavia, al momento dell’avvio dell’inchiesta, fonti vicine all’ente avevano riferito a France-Presse di sentirsi più serene nel fornire spiegazioni agli investigatori del PNF sulla costruzione del contratto.
Questo perché non solo gli investigatori del PNF sono interessati alla creazione della società commerciale della LFP e all’accordo concluso con CVC. Anche una commissione d’inchiesta del Senato ha esaminato dal mese di aprile 2024 le caratteristiche del contratto firmato nel 2022 tra la LFP e CVC.
Dopo oltre sessanta audizioni di protagonisti del calcio francese e un’ispezione presso la sede della Ligue de Football Professionnel, i senatori Laurent Lafon, presidente della commissione, e Michel Savin, relatore, hanno presentato il 30 ottobre un rapporto di 130 pagine, molto critico, che propone riforme drastiche nella ripartizione dei ricavi tra i club e sugli stipendi dei dirigenti. Rivolgendosi in particolare al contratto che lega la LFP a CVC, i due senatori raccomandano, per evitare conflitti di interesse e rafforzare il controllo su tali contratti, di «operare una netta distinzione tra le attività delle leghe professionistiche e quelle delle loro società commerciali, separando chiaramente la lega dalla sua filiale».