Addio Pizzul, Butinar: «Quante partite abbiamo fatto insieme: mi diceva ‘fai tu che non se ne accorge nessuno’; continuare ad imitarlo? Ecco cosa mi ha detto oggi Pecci» | OneFootball

Addio Pizzul, Butinar: «Quante partite abbiamo fatto insieme: mi diceva ‘fai tu che non se ne accorge nessuno’; continuare ad imitarlo? Ecco cosa mi ha detto oggi Pecci» | OneFootball

Icon: Calcionews24

Calcionews24

·5 marzo 2025

Addio Pizzul, Butinar: «Quante partite abbiamo fatto insieme: mi diceva ‘fai tu che non se ne accorge nessuno’; continuare ad imitarlo? Ecco cosa mi ha detto oggi Pecci»

Immagine dell'articolo:Addio Pizzul, Butinar: «Quante partite abbiamo fatto insieme: mi diceva ‘fai tu che non se ne accorge nessuno’; continuare ad imitarlo? Ecco cosa mi ha detto oggi Pecci»

Pizzul, le parole di Gianfranco Butinar – comico e suo imitatore- sul loro rapporto: «Ecco cosa diceva delle mie imitazioni… era un genio»

Gianfranco Butinar, comico ed imitatore, ha ricordato oggi Bruno Pizzul, leggendaria voce del calcio italiano mancata oggi, una delle sue imitazioni più celebre e del rapporto che aveva con il telecronista. Di seguito le sue parole.

RICORDO – «Una volta mi disse: ‘Io faccio una comparsata, poi me ne vado e continui tu. Tanto nessuno si accorgerebbe di nulla’. Ne abbiamo fatte tantissime di partite insieme. Ma il ricordo più bello è stato conoscerlo dopo averlo iniziato a imitare già negli anni ’80 con i miei amici a scuola».


OneFootball Video


INCONTRO – «L’emozione più grande è stata incontrarlo. Ricordo ancora a Coverciano quando commentammo una partita che finì 2-2, non ci sarebbero stati i supplementari, ma direttamente i calci di rigore. Io allora imitandolo facevo il giro dei risultati dagli altri campi per poi passare la linea a lui, l’originale. A quel punto fece una delle sue magie coniando l’ennesimo vocabolo. Disse ‘Finisce 2-2, si andrà direttamente ai calci di rigore, tutto è ancora nel ventre degli dei’. Fu geniale».

COMMENTATORE – «Il migliore di sempre. Poi non lo vedevamo mai fuori dalle righe. Mai odiato dalle due tifoserie e questo nel calcio non avviene mai».

IMITAZIONE – «E’ sempre stato un signore. E penso fosse vero quando raccontava che tra tutti quelli che gli facevano il ‘verso’, lui diceva così, io fossi quello che coglieva tutte le sfumature per somigliarli di più».

CONTINUARE AD IMITARLO O NO – «E’ sempre difficile quando succedono queste. Ricordo Max Tortora che non voleva fare più Alberto Sordi dopo la sua scomparsa e in parte io feci lo stesso con Califano, salvo poi dopo qualche anno riprendere per onorarne la memoria. Su Pizzul, invece, una chiamata più di altre che ho ricevuto oggi mi ha commosso: era Eraldo Pecci che in lacrime mi ha pregato di continuare a tenerlo vivo. Oltre a sorprendermi, forse potrebbe essere una spinta nel cercare di ricordarlo con l’intelligenza della memoria, riproponendo cose improbabili. Magari con le telecronache di una partita che non ha mai fatto».

Visualizza l' imprint del creator