🙏 Alderweireld rivela: “Convivo con attacchi di panico, ho pensato più volte di smettere” | OneFootball

🙏 Alderweireld rivela: “Convivo con attacchi di panico, ho pensato più volte di smettere” | OneFootball

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·18 novembre 2024

🙏 Alderweireld rivela: “Convivo con attacchi di panico, ho pensato più volte di smettere”

Immagine dell'articolo:🙏 Alderweireld rivela: “Convivo con attacchi di panico, ho pensato più volte di smettere”

Intervenuto a “The House”, l’ex centrale difensivo di Ajax, Atletico Madrid, Tottenham e Nazionale Belga (oggi all’Anversa), Toby Alderweireld, ha rivelato alcune personalissime problematiche personali che lo hanno accompagnato per larga parte della sua lunga carriera. Ecco quanto ripreso da Goal.com:

Durante la mia carriera ho detto spesso che volevo lasciare. Mio padre disse che la mia nostalgia di casa sarebbe passata. ‘Resisti e passerà.’ Ci credevo anch’io, ma la nostalgia di casa non è mai andata via. Durante la mia carriera ho detto spesso che volevo lasciare. Se il mio entourage fosse stato di questo parere, avrei lasciato. Nessuno lo capisce, ma questo è sempre stato dentro di me“.


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“Dopo la partita di coppa persa contro l’Union ero arrabbiato e frustrato. Non sono riuscito a dormire la notte e la mattina dopo sono andato al club presto per fare una sessione di forza. Prima di partire, ho preso un’altra pillola di caffeina perché non mi piace il caffè. Mentre ero in macchina, all’improvviso il mio cuore ha cominciato a battere a mille all’ora. Ho pensato: mi sta venendo un infarto. Sono finito, non rivedrò mai più i miei figli. Mi sono accostato e ho camminato per un po’ in un negozio di mobili e ho chiesto se potevano chiamare il 100. Alla fine ho sentito il cuore battere forte per tutto lo stress. Mi è venuto un attacco di panico, che mi ha fatto battere il cuore ancora più forte. In realtà ti fai impazzire. E a un certo punto pensi di avere un infarto”.

“Abbiamo fatto test estremi, ma andava tutto bene. Poi ho parlato con la gente e dicevano che era dovuto al troppo stress. Si trattava semplicemente di un attacco di panico. Adesso ne soffro ancora a volte, ma posso spiegarlo perché so che non è niente”.

Ecco perché ho lasciato il Belgio. Mi sono divertito moltissimo lì con 5 tornei importanti e sono riuscito a chiudere quel capitolo“.

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