Atalanta, Scamacca: “Questo è il momento più difficile. Ai compagni dico di portarmi in Champions” | OneFootball

Atalanta, Scamacca: “Questo è il momento più difficile. Ai compagni dico di portarmi in Champions” | OneFootball

Icon: DirettaCalcioMercato

DirettaCalcioMercato

·19 aprile 2025

Atalanta, Scamacca: “Questo è il momento più difficile. Ai compagni dico di portarmi in Champions”

Immagine dell'articolo:Atalanta, Scamacca: “Questo è il momento più difficile. Ai compagni dico di portarmi in Champions”

Gianluca Scamacca, infortunato, segue l’Atalanta da lontano. Intervistato della Gazzetta dello Sport, la punta ha raccontato il momento più difficile della sua carriera.

Queste sono state le parole del centravanti dell’Atalanta ora alle prese con un brutto infortunio:


OneFootball Video


Il momento di massimo sconforto?

Più di uno, già da agosto, perché tutto quello che l’Atalanta doveva giocare quest’anno lo sentivo mio, me l’ero guadagnato: la Supercoppa Europea, la Supercoppa Italiana, la mia prima Champions che non vedevo e non vedo l’ora di giocare. Ma il peggiore è stato la sera della partita con il Real: quella che ho sofferto di più da guardare sul divano. La partita che mi è mancato di più non poter giocare? Atalanta-Inter: c’era un’atmosfera meravigliosa”.

Una cosa che le ha fatto coraggio in questi mesi.Andare allo stadio, appunto: vederlo pieno e finito, non come l’anno scorso che mancava una curva. Sentire i tifosi dirmi: ‘Ci manchi, quando torni?'”. Pensa spesso che quasi un anno senza calcio potrà pesare tanto?. Non ho paura perché dipenderà solo da me: se rientri con la paura del trauma, hai perso solo tempo. Ma per come sto facendo le cose, magari ci metterò un mese di più, ma andrò dritto, e starò meglio di prima”.

Quando ritorni in campo?

Tempi di recupero per il secondo infortunio: quattro mesi e mezzo. Quando riprenderà la preparazione, a metà luglio, ne saranno passati più di cinque: hai voglia…Pronto per portare l’Italia al Mondiale? Quello dipenderà da come starò, se farò bene con l’Atalanta: dunque devo pensare all’Atalanta, prima di ripensare alla Nazionale”.

Sorpreso da un Retegui così?È forte, l’Atalanta è un ambiente speciale e qui, chi più e chi meno, le punte hanno sempre segnato tanto”.

Uno è di troppo o potrete giocare insieme?Due centravanti in rosa non sono mai troppi, qualunque allenatore li vorrebbe. Per come gioca l’Atalanta i due attaccanti devono fare cose diverse e io non faccio quello che fa Lookman: forse sarà più facile in corsa. Dipenderà dalle partite. E da quello che si inventerà il mister...”.

Da quale delle sue qualità nascoste che Gasperini disse da subito di aver visto vuole ripartire? “Le ho tirate fuori nella seconda parte della scorsa stagione, ma non tutte: scelgo la continuità, l’essere più leader in campo nell’aiutare la squadra a gestire i momenti della partita”.

Cosa ti dice mister Gian Piero Gasperini?

Quanto torni? Come stai? Dai che stai bene, eh?

Vuoi dire qualcosa ai tuoi compagni?

Portatemi in Champions: tutti i giorni. Potessi spingerli io… Ma sono molto fiducioso, lo sono sempre stato: gli alti e bassi li hanno tutti, li abbiamo avuti anche l’anno scorso e i nostri si vedono di più perché siamo una squadra che va sempre a duemila. Stanno giocando una grande stagione nonostante gli infortuni, le tante partite, e le difficoltà: sono convinto che mi accontenteranno”.

Visualizza l' imprint del creator