Bari, Longo: “Contro lo Spezia servirà la partita perfetta. Mercato? La società conosce il mio pensiero” | OneFootball

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·28 dicembre 2024

Bari, Longo: “Contro lo Spezia servirà la partita perfetta. Mercato? La società conosce il mio pensiero”

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Moreno Longo, intervenuto in conferenza stampa, ha parlato della sfida contro lo Spezia e del momento negativo che la squadra sta vivendo.

Qui le sue parole, estratte da PianetaBari: “La vittoria sappiamo quanto sarebbe un toccasana per tutti, lavoriamo per invertire il trend sotto l’aspetto del risultato e ripartire già domani. A Palermo è stato un problema di gol, mentre nelle ultime due è mancata la prestazione. Questo dà un lato mi fa ben sperare. Noi abbiamo dimostrato in tutto il girone che possiamo vincere in maniera sporca, senza perdere la nostra identità. I gol dobbiamo farli, altrimenti la vittoria non arriva.


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Con lo Spezia sarà una partita differente, lo dice l’andamento delle due squadre. Lo sta facendo da padrona, le partite sono tutte da giocare e noi dobbiamo avere fiducia, coraggio e personalità per poter fare questo tipo di partita. Servirà la partita perfetta contro una squadra attrezzata come lo Spezia. Dobbiamo imporci anche contro una squadra forte come loro.

Favilli e Tripaldelli volevano partecipare alla trasferta di Palermo a Natale, ma non erano e non saranno a disposizione domani. Gli altri sono tutti a disposizione, dobbiamo valutare i recuperi e chi ha recuperato chi no. A Palermo mi è piaciuto il piglio, come abbiamo gestito la palla, il coraggio e la personalità. Sullo scacchiere tattico abbiamo alternato sia il centrocampo a 4 che a 5, dipende dai momenti, dalle situazioni e dallo stato di forma.

I gol degli attaccanti possono spostare nell’economia del campionato la classifica, come si vede dai marcatori di Pisa e Sassuolo. Al gol non possono arrivare solo gli attaccanti, ma serve avere un ventaglio di alternative come fa lo Spezia, che ha una miriade di gol da palle inattive. Se non hai un attaccante da doppia cifra, devi trovarne da altri per iniziare a spostare gli equilibri. Per i rinforzi ci pensiamo dopo la sosta.

Abbiamo passato un lungo periodo positivo, ora sta arrivando un momenti negativo. Dobbiamo gestire tutto questo con il lavoro e l’impegno massimale, in un’annata dove siamo stati sotto la performance normale. Quando sei sotto devi migliorare tutti gli aspetti, anche l’identità. Siamo consapevoli del percorso che dobbiamo fare, ci sono periodi negativi come questo e al di là delle analisi esterne dobbiamo migliorare, anche la compattezza difensiva. Abbiamo preso qualche gol su palla inattiva, penso che i problemi non siano mai risolti definitivamente. Noi dobbiamo sempre mantenere l’asticella alta, però le cose vanno analizzate globalmente e non settimanalmente. Domani sicuramente giocheranno Obaretin e Mantovani a destra.

Oliveri ha avuto un periodo eccezionale, dove abbiamo apprezzato tutte le sue qualità. Ora ha avuto un calo e lo stiamo gestendo nel modo migliore, in un campionato è fisiologico. Questo è il suo primo campionato da titolare, visto che non giocava a Catanzaro. La continuità è importante, soprattutto per i ragazzi giovani come lui. Io e Falletti abbiamo parlato, gli ho ribadito che la sostituzione era dovuta non alla prestazione ma perché è mancato qualcosa a livello qualitativo. Gli serve un episodio per riportare a quella fiducia che aveva prima dell’infortunio.

Abbiamo raccolto meno di quanto meritavano. Quando abbiamo perso l’abbiamo meritato, ma non abbiamo mai rubacchiato la partita. Se penso al Cosenza, la Reggiana o il Catanzaro c’era una netta percezione di vincerle e non ci siamo riusciti, per cui c’è rammarico. Su lungo la classifica non mente mai. Nel ritorno dobbiamo colmare quello che abbiamo lasciato per strada. Kevin sta bene, sta lavorando e ritrovando la continuità che non ha avuto per un problema al ginocchio. Lo rivedo in palla. Manzari deve crescere nel coraggio, deve avere più responsabilità, essere più sfacciato. Mi aspetto di più, deve osare.

Il mio pensiero la società lo conosce, perché c’è confronto quotidiano. Sappiamo cosa ci può servire e c’è da fare, i direttori sanno quello che c’è da fare. Cercheranno dove ci saranno le possibilità di migliorare la squadra.

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