BundesItalia
·29 gennaio 2021
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·29 gennaio 2021
Werkself. Per chi ama il calcio tedesco, il Bayer Leverkusen che affronta il RB Lipsia per continuare a sognare la Bundesliga, è semplicemente la “squadra della fabbrica”. I rossoneri però non sono l’unico Werkself del calcio tedesco. Ovvero la squadra legata a un’azienda. Ecco le altre.
Leverkusen, una formazione per gli operai – Nel febbraio del 1903, Wilhelm Hauschild, uno dei 70 operai della Bayer scrive una lettera ai vertici aziendali per chiedere supporto nella fondazione di una società sportiva. Nell’estate 1904 nasce il Turn- und Spielverein Bayer 04 Leverkusen, che tre anni dopo, nel 1907 si doterà di una sezione calcistica. Peraltro nel 1953 la Bayer a Krefeld farà nascere un altro club con il suo nome. È il Bayer Uerdingen che nel 1985 vincerà pure una Coppa di Germania. Nel 1995 l’azienda farmaceutica si sgancerà dal club, contribuendo a farla sprofondare nelle serie minori.
L’evoluzione del Wolfsburg – I “Lupi”, al contrario del Bayern, non sono nati come Werksteam, ,ma lo sono diventati nel 2007, quando la Volkswagen ha acquistato il 100% delle azioni del club. Il rapporto con la casa automobilistica però era già consolidato. Per esempio già dal 1952 la VW era lo sponsor principale della squadra e nei primi anni di vita la formazione giocava le sue partite casalinghe su terreni di proprietà Volkswagen.
Scrivi Burghausen, leggi Wacker – Il Wacker Burghausen, ora in Regionalliga Bayern, ha vissuto all’inizio del nuovo Millennio, un’ascesa che l’ha portato a giocare anche in 2.Bundesliga. I bianconeri, che hanno sede nel sud-est della Baviera, sono stati fondati nel 1930 per dare una società sportiva ai lavoratori della Wacker, fabbrica chimica impiantatasi nella città nel 1914. Una polisportiva, che annovera tra le due discipline, il calcio femminile, il tennis e la lotta.
Opel Rüsselsheim e la pubblicità occulta – Rüsselsheim, in Assia, non lontano da Francoforte è famosa per essere la “casa” dell’azienda automobilistica Opel. Nel 1928 l’allora Sportclub Borussia 06 diventò Sport-Club Opel 06 Rüsselsheim, con la speranza che la casa automobilistica sostenesse finanziariamente il nuovo sodalizio, che ha preso i colori gialloneri, come la Opel. Un presupposto che non si avverò, anche se il rapporto tra club e azienda non è mai interrotto. Per esempio nel 1961 la Opel offre un pulmino alla squadra per le trasferte. Nel ’72 i gialloneri, che negli anni precedenti erano stati allenati tra gli altri da Otto Baric e da Bert Trautmann, leggenda del Manchester City, litigarono con la TV, perché li avevano chiamati SC Rüsselsheim, non menzionando lo sponsor.
SG Quelle Fürth, una fusione – Nel ’73 Turnverein 1860 Fürth e BSG Schickedanz Fürth si fondono, dando vita al Quelle. Il BSG Schickedanz Fürth è la squadra aziendale della Quelle, azienda che si occupa di vendita per corrispondenza. Al massimo nella loro storia arriveranno nel 1996/1997 in Regionalliga Süd, la terza serie, retrocedendo immediatamente e sprofondando di nuovo nelle serie minori.
Carl Zeiss Jena, una squadra, un’azienda – Nel 1903 la direzione della Carl Zeiss, azienda ottica di Jena in Turingia, fonda il Fußball-Klub der Firma Carl Zeiß. Inizialmente possono giocare solo chi è impiegato nella fabbrica. Terrà quel nome per 14 anni, prima di iniziarsi a chiamare 1.SV Jena. Per riavere il suo nome originario ci vorranno quasi 50 anni. Nel 1966 infatti nasce il Carl Zeiss Jena, che nella Germania Est vincerà due campionati, tre Coppe della DDR e raggiungerà pure una finale di Coppa delle Coppe nel 1981. Fortissimo, come in altre squadre della Repubblica Democratica Tedesca, rimarrà il rapporto con la Carl Zeiss.
Investorenclub – In Germania ultimamente più che Werksteam proliferano i “club degli investitori” non legati per costituzione e storia all’azienda. Esempi? Hoffenheim, con la SAP di Dietmar Hopp e la RB Lipsia, con l’azienda austriaca che fa da sponsor al sodalizio dell’ex Germania Est.